Amanda Knox e gli italiani detenuti negli Usa, Frattini: “Casi diversi”

Pubblicato il 6 Ottobre 2011 - 18:16 OLTRE 6 MESI FA

PERUGIA, 6 OTT – La situazione dei due italiani attualmente detenuti negli Stati Uniti ”è diversissima da quella che ha vissuto Perugia” con il processo per l’omicidio di Meredith Kercher: così ha risposto il ministro degli esteri, Franco Frattini, oggi pomeriggio a Perugia ai giornalisti che gli chiedevano un confronto fra il processo italiano che si è concluso con l’assoluzione in appello di Amanda Knox e Raffaele Sollecito, e la vicenda di Chico Forti e Carlo Parlanti.

”Questi italiani – ha spiegato Frattini – sono stati condannati in via definitiva. L’unico modo per aiutarli è trovare delle nuove prove da far valere davanti alla giustizia americana. Li stiamo aiutando dal primo momento, da quando io sono rientrato alla Farnesina. L’unica cosa che non possiamo fare è intervenire sul sistema giudiziario americano, sicuramente democratico, che ha concluso il processo con una sentenza ormai passata in giudicato. E’ un processo che si deve riaprire: il processo di Amanda Knox – ha concluso Frattini – non era da riaprire, ma solo da proseguire”.