Meredith Kercher, Rudy Guede torna libero. Sollecito: “Sono assolutamente convinto della sua colpevolezza”

“Io sono assolutamente convinto della sua colpevolezza”. Raffaele Sollecito commenta così la notizia del ritorno in libertà di Rudy Guede, unico condannato per il delitto di Meredith Kercher, uccisa a Perugia la notte di Halloween di 14 anni fa.

L’intervista a Radio 105

Intervistato da Radio 105, chiarisce: “Io ribadisco tutte le volte che non è una sentenza in concorso, in quanto lui dalla Corte di Cassazione ha fatto un processo a parte”.

Sollecito, che all’epoca dei fatti era fidanzato di Amanda Knox, assolto insieme a lei il 27 marzo 2015 per non aver commesso il fatto, sottolinea che “il concorso era da verificare” mentre Guede “ha avuto una sentenza definitiva come unico responsabile”. E aggiunge: “Purtroppo per lui i giudici hanno accettato un rito abbreviato, mentre noi abbiamo fatto un rito ordinario”. Su questo, continua, “ci sarebbe da discutere molto perché è molto strano che abbiano fatto due processi separati”.

“Ecco perché sono convinto della sua colpevolezza”

Sulla sua convinzione che “sia stato Guede” a uccidere Meredith, Sollecito spiega: “Io sono convinto per dei semplici fatti logici, nel senso che nella stanza del crimine le tracce sono soltanto sue; nessuno ha pulito né nella stanza del crimine, né nella scena del crimine, infatti c’è molta sporcizia. Gli unici che purtroppo hanno fatto casini sono gli inquirenti che hanno fatto molti errori. E poi il fatto che lui abbia detto molte bugie. Provo molta amarezza per il fatto che lui non si sia mai pentito e io ho rischiato di farmi 30 anni di carcere anche per le sue bugie. Lo hanno dichiarato come un bugiardo patologico nelle varie sentenze. Lui di me ha detto di aver visto un’ombra e di avere visto Amanda in lontananza da una finestra. In qualche maniera ci ha tirato in ballo, ci ha coinvolto dopo che lui era scappato in Germania”.

Sui suoi contatti con Amanda, Raffaele Sollecito dice: “Ci sentiamo saltuariamente perché non siamo amici stretti. Io sono a Milano e lavoro come ingegnere e lei è in America. L’ho sentita perché mi ha consigliato un giornalista o perché mi ha fatto sapere che è nata la bambina e le ho fatto gli auguri”.

Su Meredith: “Io ho sempre avuto difficoltà a parlare di Meredith perché non la conoscevo. Questa è una storia davvero brutta perché ero il fidanzato di Amanda in quel periodo, io Amanda l’ho frequentata per due settimane, Meredith l’avrò vista un paio di volte, di lei posso dire pochissimo”.

Sollecito dice di “capire” chi non crede alla sua innocenza “perché sono stati indottrinati. Hanno dato in pasto di me un’immagine che in realtà non è mai esistita. Questo è accaduto per anni, quindi non me la posso prendere nemmeno con loro perché loro non sanno, sono ignoranti sulla vicenda e la loro idea è stata filtrata da innumerevoli sciocchezze che sono state dette mediaticamente su questa faccenda. Non posso farci niente su questa opinione, ma prego tutti di approfondire prima di esprimere giudizi”.

Lo sfogo di Amanda Knox

Amanda Knox ha affidato a Twitter un lungo sfogo, in cui specifica che dire la verità sarebbe da parte di Guede un modo per “porre fine a torbide speculazioni sul caso e ripristinare la mia reputazione, danneggiata assieme a quella di Raffaele”. “Se solo mostrasse vero rimorso – aggiunge – gli augurerei ogni bene. Le persone cambiano, Rudy è cambiato? Dicono che la verità rende liberi, oggi lui è libero ma deve ancora dire la verità”.

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