Messina, era già successo, proprio lì, frane e nubifragi nel ’96, ’98 e 2007

Era già successo, proprio lì: nel 1996, nel 1998, nel 2007. L’ultima, quella di giovedì notte è stata solo la replica in grande stile. Lo dicono i geologi, ma basterebbe un’agenda: i morti del  2009 erano, come si dice, annunciati. Frase retorica ma anche realtà indiscutibile.

Oggi come ieri nubifragi e frane killer.  Nel 1996 gli abitanti di Mili San Marco non sono rimasti uccisi, ma hanno rischiato di restare sepolti da una frana. Due anni dopo tra Pace e Annunziata, alla periferia nord di Messina, sono state quattro le persone che hanno perso la vita in un violento nubifragio.

È l’ottobre del 2007, il mese è già inoltrato quando Giampilieri e Briga vengono devastati dalle piogge e la terra viene a mancare sotto i piedi di migliaia di persone. Le due piccole frazioni del Comune di Messina, insieme ai paesini limitrofi come Scaletta Zanclea, sono sommerse dal fango e dai detriti, decine di auto percorrono le strade senza autisti a bordo, sono trascinate via dal maltempo.

Le colline rigurgitano pietre, terriccio e abitazioni. I torrenti straripano e i centri abitati restano isolati, due corsie dell’autostrada vengono bloccate. La scena risale a due anni fa, ma è tragicamente simile a quella che stanno vivendo i messinesi oggi, in un ottobre di nubifragi che ha inghiottito Giampilieri. Il mostro è lo stesso, si chiama alluvione. Questa volta, come allora, i soccorsi stentano ad arrivare ma i dispersi sono decine.

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