MESSINA – Un tunisino di 39 anni senza fissa dimora è stato fermato con l’accusa di tentato omicidio, sequestro di persona, violenza sessuale, riduzione in schiavitù e lesioni personali ai danni di un connazionale e di una coppia senza fissa dimora.
L’uomo è stato arrestato venerdì 15 maggio a Messina dopo una caccia durata diversi giorni.
I fatti contestati risalgono allo scorso 2 maggio, quando i poliziotti erano intervenuti nella zona di San Raineri nella città dello Stretto rispondendo alla chiamata di un tunisino, “aggredito e accoltellato al volto, per futili motivi, da un connazionale che successivamente si dava alla fuga”.
Servendosi delle indicazioni della vittima, è stato possibile risalire all’uomo, che viveva in una sorta di grotta.
Gli agenti non lo hanno trovato lì e lo hanno cercato fino al 12 maggio scorso, quando sono venuti a conoscenza del fatto che il tunisino si nascondeva in un’altra grotta della zona di San Raineri.
Qui l’uomo aveva sequestrato una coppia di senzatetto e ne era diventato l’aguzzino, sottoponendo i due anche a sevizie sessuali.
Ed è qui che gli agenti lo hanno trovato, per fermarlo e trasferirlo in carcere. Gli sono stati trovati addosso anche tre cellulari e un tablet, indizi di prova dei reati.
La coppia grazie all’intervento dei servizi sociali comunali è stata trasferita presso una struttura di ospitalità in emergenza. (Fonte: Agi)