Mestre, trans gestiva un bordello: come extra la cocaina

VENEZIA – Un bordello con prostitute, trans e anche qualche striscia di cocaina. A capo di questo giro d’affari a Mestre era un transessuale, Toni Spasemo, al secolo Antonio Trevisanello, che è stato arrestato dai carabinieri qualche giorno fa, alle undici di sera. Il blitz dei militari è avvenuto nella sua casa, dove gestiva la sua “attività”, proprio quando erano arrivati alcuni clienti. Il giro era stato segnalato dai vicini di casa e i carabinieri già da qualche settimana monitoravano l’andirivieni dall’appartamento di Toni.

Uomini anziani e giovani, ricchi o meno ricchi, anche alcuni appena maggiorenni. Per i clienti, oltre a trans e prostitute, anche la cocaina. I clienti venivano abbordati in via Piave per poi essere portati nel tranquillo appartamento, lontano da occhi indiscreti. Le prestazioni variavano dai 50 ai 90 euro, l’extra di cocaina era fisso a 80 euro. Nelle stanze, su un vassoio, una banconota arrotolata per sniffare, bilancino di precisione e una dose già pronta. “Il” maitresse tratteneva per ogni prestazione il 20%.

Trevisanello è finito in carcere con l’accusa di sfruttamento della prostituzione e per detenzione e vendita di stupefacenti. La casa è stata sequestrata insieme a preservativi, soldi e pasticche di viagra. Denunciati anche due trans sudamericani per irregolarità nel permesso di soggiorno.

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