“Mi ha urtato con l’auto, mi dia 100 euro”. “Faccio cid”. “Su sto c…” e va via

"Mi ha urtato con l'auto, mi dia 100 euro". "Faccio cid". "Su sto c..." e va via
Foto Ansa

ROMA – Napoletani in trasferta per tentare ai danni dei romani una versione aggiornata della truffa dello specchietto?

Un colpetto leggero con l’auto all’auto della vittima prescelta è un gioco da ragazzi nella marmellata del traffico delle ore di punta a Roma, dove tutti vanno a passo d’uomo senza regole di corsia.

Poi la scaletta della truffa volante è sempre quella: lei mi ha urtato, non me ne sono accorto, guardi qua: mi dia cento euro in contanti che sistemiamo tutto.

Scena dell’ultimo tentativo di truffa volante: il grande vialone di Roma che costeggia le Terme di Caracalla.

Una signora guida prudente la sua Smart nel groviglio di auto dirette verso il Circo Massimo, quando sente un piccolo urto.

Seguono colpi di clacson mentre da una Fiat Punto un uomo si sbraccia e le intima di accostare: “Lei mi ha urtato la macchina”. La Smart, riferisce la donna, non portava segni dove la Punto si era appena accostata, l’ammaccatura della Punto sembrava un po’ vecchia.

Evidentemente la “vittima” aveva in realtà urtato con il paraurti sinistro quello destro della Smart, accostando con delicatezza per evitare seri danni. Qualunque perito avrebbe eccepito.

La donna non contesta: “Fiacciamo il cid, deciderà l’assicurazione”.

“No, lei mi deve dare 100 euro in contanti. Io vivo a Milano, non ho tempo”.

Il “milanese” parlava con forte accento napoletano, dalle maniche del maglioncino rimboccate usciva un paio di braccia ornate di molti tatuaggi.

La donna non cede: “Facciamo il cid e tutto si sistema”.

“Il cid lo faccio su ‘sto c…” taglia corto il napoletano che furibondo risale in macchina e si allontana.

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