Michele Misseri scarica su Galoppa: “E’ colpa dell’avvocato”

Pubblicato il 18 Ottobre 2011 - 17:18 OLTRE 6 MESI FA

TARANTO, 18 OTT – Michele Misseri aveva preannunciato per iscritto alla moglie, Cosima Serrano, l'intenzione di accusare il suo ex difensore Daniele Galoppa e la consulente e criminologa Roberta Bruzzone di averlo spinto ad accusare i parenti dell'omicidio di Sarah Scazzi. E' quanto emerge da una lettera scritta da Michele Misseri alla moglie il 28 luglio scorso (la donna era in carcere dal 26 maggio), lettera della quale sono stati letti alcuni passi nella puntata odierna della 'Vita in diretta' su RaI1.

Le stesse accuse a Galoppa e a Bruzzone sono contenute nel memoriale che ieri l'agricoltore di Avetrana (Taranto) ha consegnato al gup del Tribunale di Taranto Pompeo Carriere nel corso dell'udienza preliminare. Nella lettera Michele Misseri scrive di aver portato nel garage di casa il suo nuovo difensore, l'avv. Armando Amendolito, e di avergli fatto vedere di aver creato un altarino li' dove aveva, secondo le sue dichiarazioni, ucciso Sarah.

Amendolito, scrive tra l'altro l'agricoltore, e' ''tutto diverso'' da quel ''maledetto'' che lo ha preceduto, e del quale Misseri non fa il nome pur essendo chiaro il riferimento. Un avvocato, aggiunge Misseri riferendosi a Galoppa, che invece ''e' un giudice'' e che va ''maledetto per sempre''.

La lettera del 28 luglio di Michele a Cosima fa parte di un gruppo di lettere scritte dall'agricoltore alla moglie e alla figlia Sabrina che le difese delle due donne hanno consegnato ieri al gup Carriere.