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Microcamere nascoste per spiare le soldatesse. A giudizio un maresciallo

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Microcamere nascoste per spiare le soldatesse. A giudizio un maresciallo

ROMA – Aveva piazzato delle microcamere per spiare le soldatesse negli spogliatoi e poi, di nascosto, rubava la loro biancheria intima. Un maresciallo dell’Esercito italiano è stato citato in giudizio con l’accusa di aver installato le telecamere in due spogliatoi di una palazzina adibita al personale militare femminile e di averne nascoste un paio anche nei singoli alloggi delle soldatesse.

I fatti, racconta il sito di Sicurezza e Difesa GrNet.it, sono accaduti in una caserma del nord Italia. Le presunte vittime del maresciallo sarebbero 23. L’uomo è accusato anche di aver sottratto dagli alloggi di tre soldatesse, nei quali si introduceva clandestinamente, la loro biancheria intima.

Secondo l’accusa, il militare avrebbe spiato anche i tablet, i computer e gli smartphone delle vittime sottraendo file attinenti alla loro sfera privata.

Nel frattempo, alcune soldatesse sono transitate presso altri Corpi armati e di polizia dello Stato. Solo a seguito dell’instaurazione del procedimento penale, le vittime sono venute a conoscenza dei fatti. Ora il maresciallo dovrà presentarsi davanti ai giudici il 4 ottobre prossimo.

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