Migranti. A chi spaccia niente status e benefici di rifugiato. La sentenza del Tar Liguria

Migranti. A chi spaccia niente status e benefici di rifugiato. La sentenza del Tar Liguria
Migranti. A chi spaccia niente status e benefici di rifugiato. La sentenza del Tar Liguria

ROMA – Migranti. A chi spaccia niente status e benefici di rifugiato. La sentenza del Tar Liguria. Il migrante sorpreso a spacciare o in possesso di droga perde il diritto allo status e ai benefici concessi asi rifugiati politici. E’ una sentenza del Tar della Liguria che ha respinto il ricorso di un giovane nigeriano accusato di spaccio secondo il principio per cui il reato si concilia con la condizione di persona accolta in Italia. Al giovane infatti la Prefettura di La Spezia aveva revocato le misure e i benefici dell’accoglienza.

Il caso fa discutere anche per l’eco prodotta dalle dichiarazioni del presidente della Regione Friuli Venzia Giulia Debora Serracchiani secondo cui  la violenza sessuale è “un atto odioso e schifoso, socialmente e moralmente più inaccettabile se compiuto da chi chiede e ottiene accoglienza in Italia”. Dichiarazioni che non sono piaciute per l’arbitraria classificazione dello stupro, fra gli altri Roberto Saviano e l’associazione “Se non ora quando” che ha accusato il politico di voler “creare gradi di intollerabilità morale e sociale, secondo un cliché maschile di giudizio”.

I giudici hanno osservato che il reato costituisce una grave violazione delle regole della struttura alloggiativa in cui il richiedente protezione internazionale è ospitato. L’amministrazione ha ritenuto che sia stato «provato in giudizio il fatto che il contenuto dispositivo del provvedimento impugnato non avrebbe potuto essere diverso da quello in concreto adottato». (Il Secolo XIX)

Gestione cookie