ROMA – Dal 1° gennaio 2015 al 31 luglio sono già 100.000 i migranti che sono arrivati in Italia. Secondo Jorge Mario Bergoglio, dal marzo 2013 Papa Francesco, “respingerli è un atto di guerra”. Sono le testuali parole del Papa pronunciate davanti al Movimento Eucaristico Giovanile il 7 agosto scorso. Il 17 giugno, nel corso di un’udienza generale a San Pietro, Francesco aveva invitato a “chiedere perdono per le istituzioni e le persone che chiudono le loro porte a gente che cerca aiuto e cerca di essere custodita” mentre il 30 maggio aveva sottolineato come sia “un attentato alla vita” lasciar morire i migranti sui barconi.
Opposta è la posizione di Matteo Salvini, dal dicembre 2013 segretario della Lega Nord. Per Salvini respingere i migranti “è un dovere”. “Con tutto il dovuto rispetto” per le parole di Bergoglio: non consentire l’ingresso è “un dovere”. Da tempo Salvini insiste sul punto che se il Papa vuole accogliere i migranti deve prendersene qualcheduno in Vaticano. Così nell’ultimo post su Facebook ha ribadito il concetto: “Altri 800 clandestini sbarcati in Italia. Li staranno portando a Bruxelles o in Vaticano…?”.
Anche Beppe Grillo, leader del Movimento 5 Stelle, è contrario all’accoglienza dei migranti. Sul suo blog sono stati pubblicati i 4 punti proposti da Vittorio Bertola, consigliere comunale M5S a Torino:
“Giro di vite sui permessi di soggiorno per protezione umanitaria, che solo l’Italia concede in massa.
Sorveglianza più stretta dei profughi nel sistema di accoglienza.
Istituzione di sistemi efficienti per il rimpatrio forzato delle persone cui viene respinta la domanda di asilo. Procedura specifica per la trattazione dei ricorsi contro il diniego dell’asilo”.
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