Migranti Diciotti, catanesi con un arancino in mano in segno di accoglienza Migranti Diciotti, catanesi con un arancino in mano in segno di accoglienza

Migranti Diciotti, catanesi con un arancino in mano in segno di accoglienza

Migranti Diciotti, catanesi con un arancino in mano in segno di accoglienza
Migranti Diciotti, catanesi con un arancino in mano in segno di accoglienza

ROMA – A Catania centinaia di cittadini in ansia per la sorte dei migranti bloccati al porto sulla nave Diciotti e contro la politica di chiusura all’accoglienza si sono presentati mercoledì sera sul molo con un arancino in mano. In segno di accoglienza, rispondendo all’appello di numerosi artisti e unendo la loro protesta a quella della sinistra in città, dei sindacati, dei tanti che sono intervenuti.

Il senso dell’iniziativa si è progressivamente organizzato a partire da un post. “Noi Catanesi compreremo subito 177 arancini e andremo tutti insieme al Porto…ad accogliere. [App di Blitzquotidiano, gratis, clicca qui,- Ladyblitz clicca qui –Cronaca Oggi, App on Google Play] Tutti pronti!”. E’ l’iniziativa di un gruppo di artisti catanesi che la sera di mercoledì alle 20.30 hanno invitato i concittadini a presentarsi in porto per compiere un gesto di accoglienza ai 177 migranti a bordo di nave Diciotti della Guardia costiera, in attesa da tre giorni dell’autorizzazione allo sbarco.

A loro sono destinati gli arancini espressione della rosticceria gastronomica siciliana. L’attrice Nellina Laganà ha fatto proprio l’appello di Salvatore Barbagallo che sul proprio profilo Twitter si definisce Musical theatre performer: “Fate girare, che arrivi a tutti i catanesi dentro e fuori Twitter. Perché in Sicilia pratichiamo accoglienza, da sempre. Stasera appuntamento al porto di Catania: portate un arancino, simbolo di accoglienza e accudimento”.

Intanto, dalla nave la notte scorsa sono stati fatti scendere 27 minori non accompagnati, tra cui una ragazza, che sono stati assistiti da Croce Rossa, Unhcr e Save the Children.

A dare il via libera è stato il ministro dell’Interno Matteo Salvini dopo l’ispezione effettuata a bordo dal procuratore di Agrigento Luigi Patronaggio e i numerosi appelli, tra cui quello della Procura per i Minorenni del Tribunale di Catania, che aveva inviato una richiesta ufficiale. Sull’unità della Capitaneria di Porto rimangono ancora 150 migranti adulti in attesa della ripartizione tra i Paesi dell’Unione europea.

Sul molo Polizia di Stato, carabinieri e personale della Guardia Costiera non fanno avvicinare nessuno alla nave.

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