Migranti, false assunzioni per permessi di soggiorno: 38 denunce

Migranti, false assunzioni per permessi di soggiorno: 38 denunce
Migranti, false assunzioni per permessi di soggiorno: 38 denunce

BOLOGNA – Decine di stranieri extracomunitari assunti in maniera fittizia da una cooperativa inesistente, per ottenere permessi di soggiorno ed erogazioni dall’Inps. E’ il sistema truffaldino scoperto dai carabinieri ad Anzola Emilia, in provincia di Bologna. Sono stati denunciati sia gli artefici dell’imbroglio, tre italiani, sia gli immigrati che avrebbero partecipato alla messinscena.

I tre italiani indagati per associazione a delinquere sono un 54enne di Ragusa, cui era intestata la società inesistente, e due modenesi, un 61enne di Montefiorino, consulente del lavoro iscritto all’albo, e un 64enne di Serramazzoni che fungeva da intermediario. Oltre a loro, 35 extracomunitari (per lo più nordafricani o ghanesi residenti in Valsamoggia) sono stati denunciati per aver percepito indebitamente dall’Inps importi superiori a 3.999,96 euro, mentre altri 23, avendo percepito importi inferiori, sono stati sanzionati amministrativamente.

La vicenda è emersa nel corso di un accertamento amministrativo che i Carabinieri di Anzola hanno svolto su un magrebino che in apparenza lavorava come facchino presso una società cooperativa del luogo, che dalle verifiche è risultata di fatto inesistente. I militari si sono insospettiti e, analizzando i documenti ufficiali del Registro delle Imprese, hanno scoperto che, oltre al magrebino, altre decine di stranieri avevano stipulato un contratto di lavoro con la stessa società, intestata al 54enne.

Dato che l’impresa esisteva solo virtualmente, i contratti di lavoro erano fasulli. Secondo gli investigatori erano stati creati al solo scopo di ottenere il rinnovo dei permessi di soggiorno e indebite erogazioni da parte dell’Inps, per un totale accertato di circa 200.000 euro.

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