ROMA – E al terzo giorno Monsignor Galantino perse la pazienza. E nella furia, meditata furia, in un ennesimo caso di ingerenza della Chiesa nei fatti dell’Italia, gli scappa quel che nessuno in Italia vuol sentirsi dire. E cioè che sui migranti l’intero paese mente a se stesso.
Secondo il responsabile della questione immigrazione della Conferenza Episcopale italiana il governo, questo governo, il governo di Renzi e Alfano sui migranti e per i migranti non fa nulla, “è del tutto assente”. Perché “non basta salvarli in mare” e poi provare a dimenticarseli. Galantino crudamente riassume la prassi del governo italiano: salvarli dall’annegamento, poi provare a spargerli sul territorio sperando che diluendo non si vedano, tifare perché riescano a varcare la frontiera, tenerli in una sorta di congelatore che però non congela la situazione ma la rende esplosiva.
Galantino ricorda: tempi lunghissimi ed esasperanti per le pratiche della concessione dell’asilo politico (non è vero in Italia siano facili, sono i più difficili d’Europa), tempi eterni anche per il permesso di soggiorno. E nel frattempo il niente, il nulla. O l’attesa indolente nei luoghi di accoglienza o la fuga verso l’illegalità, la clandestinità. Galantino chiede “permessi di soggiorno provvisori perché possano lavorare e così la gente non li vedrebbe bighellonare per strada e non penserebbe che mangiano a spese degli italiani già in crisi”.
Galantino chiama tutto questo “integrazione positiva” che non è solo passiva e indifferenziata accoglienza ma lui stesso ricorda che le leggi italiane, da quella Turco/Napolitano a quella Bossi/Fini sono fatte apposta per impedire appunto “l’integrazione positiva”, in concreto dare ai migranti sbarcati un documento, uno status e la possibilità di lavorare. Dunque, secondo il responsabile della Cei, anche l’Italia che non vuole ributtarli a mare sui migranti mente a se stessa fingendo di non sapere che ha una legislazione che respinge e separa e alla lunga rende più ingovernabile e molesto il fenomeno dell’immigrazione.
Se mente l’Italia che non vuole ributtarli a mare secondo Galantino fa professione di menzogna l’Italia alla Salvini o Grillo. Ricorda come non sia vero che siano “troppi”, ricorda come in Germania e altrove ce ne siano proporzionalmente di più. Rileva certa isteria standard della comunicazione: “Se venti persone fanno blocco stradale a un bus di migranti, il titolo è La rivolta di Roma…”. Precisa e puntualizza che quelle che ritiene “chiacchiere da bar e farsi da piazzisti sono tali perché non basate sui numeri reali”.
E infine, furioso alquanto, Galantino affronta la questione più urticante: perché il vaticano non se li piglia in casa i migranti? E’ l’argomento che più conquista e meglio fa breccia nella pubblica opinione. L’argomento salvini per eccellenza. E Galantino prova a smontarlo: elenca le centinaia, migliaia di casi di accoglienza della Caritas, delle parrocchie, dell’intera rete sociale e di culto della Chiesa. Non riesce difficile a Galantino smontare l’argomento che la Chiesa ci “guadagni” come suggerito da Salvini. “Ci rimettiamo soldi ed è mostro dovere fare così”, dice lui.
Però, alla fine del Galantino furioso e offeso su Famiglia Cristiana, resta netta la sensazione di qualcosa che manca, qualcosa in cui assenza la Chiesa sulla questione migranti non rimonterà la china dell’attuale disfavore della pubblica opinione. Può spendere quanti soldi vuole in accoglienza la Chiesa, distribuire milioni di pasti, organizzare migliaia e migliaia di assistenze e ricoveri notturni. Tutto vero, ma fino a quando un edificio in Vaticano o uno a Castelgandolfo non sarà platealmente aperto e adibito a rifugio per migranti sbarcati, fino a questo colpo di teatro, fino all’allestimento di questa populistica scena, fino ad allora l’argomento Salvini continuerà a battere numeri e fatti di Galantino per sette a tre. A tanto stanno i sondaggi ma soprattutto gli umori degli italiani. E fino al quel giorno, al giorno dei migranti in un palazzo vaticano, Salvini potrà come ieri replicare ponendo la retorica domanda: “Questo Galantino ha rotto le scatole?”. E aspettando in risposta una maggioranza di “Sì!”.