Migranti via, Regione Liguria chiede Cia per identificarli e espellerli

Migranti via, Regione Liguria chiede Cia per identificarli e espellerli
Migranti via, Regione Liguria chiede Cia per identificarli e espellerli

GENOVA – La Liguria vuole il suo Cie per poter espellere i migranti clandestini. Un Centro di identificazione ed espulsione che possa filtrare chi arriva illegalmente in Italia. La richiesta è partita da Sonia Viale, leghista, vice presidente della nuova giunta guidata da Giovanni Toti.

Come racconta il Secolo XIX: «Nessuno ha mai detto “porte chiuse ai profughi”, a chi scappa da guerre e massacri. Per i richiedenti asilo i posti ci sono. Per tutti gli altri, no». Sonia Viale è vicepresidente della Regione Liguria da pochi giorni e le sue parole, a prima vista, parrebbero un clamoroso cambio di rotta rispetto agli slogan della campagna elettorale o alle prese di posizione di Salvini o di Giovanni Toti.

Così non è, ma di fronte all’emergenza Viale va un po’ oltre al mantra del “non qui da noi” intonato da settimane dai governatori di Liguria, Lombardia e Veneto. E indica un’altra soluzione, più operativa: un centro di identificazione ed espulsione per “filtrare” i clandestini e chi non si fa identificare. In Liguria. Che si aggiunga ai cinque ancora attivi in Italia che continuano a lavorare con numeri molto ridotti: la disponibilità complessiva è di 753 posti.

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