Milano, aggressione a picconate: un paziente dimesso, uno resta grave

Mada ‘Adam’ Kabobo, il ghanese clandestino di 21 anni che ha aggredito i passanti con un piccone (LaPresse)
Mada ‘Adam’ Kabobo, il ghanese clandestino di 21 anni che ha aggredito i passanti con un piccone (LaPresse)

MILANO  – N.F.A., il cinquantenne tra le vittime dell‘aggressione a picconate avvenuta sabato 12 maggio a Milano, è stato dimesso dall’ospedale Niguarda di Milano, dove era ricoverato nel Pronto Soccorso con una diagnosi di trauma cranico e facciale con diverse fratture.

Dopo un periodo di osservazione, l’ospedale ha giudicato buone le sue condizioni e gli ha permesso di tornare a casa. Un secondo Paziente C.D. di 20 anni, è stato sottoposto a due interventi di neurochirurgia per trattare le lesioni subite. Il giovane si trova ancora nel pronto soccorso dell’ospedale, le sue condizioni generali permangono gravi, e la situazione, secondo i medici, è  ancora critica: la prognosi è riservata.

Le prime due aggressioni della terribile sequenza (una delle quali mortale) avvenuta sabato 11 a Milano ad opera di Mada ‘Adam’ Kabobo, un immigrato Ghanese poi arrestato, sono state compiute con una spranga di ferro e non con un piccone.

Il particolare è emerso dalle indagini che i carabinieri (che hanno arrestato l’uomo subito dopo le violenze) stanno svolgendo per determinare con esattezza la dinamica dei fatti . Sia la spranga, sia il piccone usato nelle altre tre aggressioni, sono nelle mani degli investigatori. La prima era stata divelta dalla recinzione di un giardinetto non distante dai luoghi dei ferimenti, il secondo era stato rubato da un cantiere edile in via Ornato. Sono in corso le analisi scientifiche su entrambi i reperti che serviranno a confermare le accuse nei confronti dell’omicida.

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