Inchiesta Maugeri: Simone scarcerato, Daccò ancora in cella per San Raffaele

MILANO – Il Gip di Milano dice sì alla scarcerazione di Simone Daccò. Il giudice ha respinto l’istanza della procura di Milano che chiedeva di prolungare la custodia preventiva di altri tre mesi, sia per Antonio Simone che Pierangelo Daccò in carcere per l’inchiesta sulla Maugeri. Ma mentre Simone sarà scarcerato sabato prossimo, per Daccò resta l’obbligo di detenzione in merito all’inchiesta sul crac del San Raffaele. L’uomo d’affari, legato al presidente della Lombardia, Roberto Formigoni, è stato già condannato per il dissesto del San Raffaele a dieci anni di reclusione:  quindi, nonostante la decisione del gip resterà in carcere.

I pubblici ministeri Gaetano Ruta, Laura Pedio e Antonio Pastore avevano chiesto al gip che venisse prorogata la custodia cautelare per altri tre mesi sia a Pieragengelo Daccò che all’ex assessore Antonio Simone sottolineando nell’atto, tra l’altro, il pericolo di reiterazione del reato. Con il rigetto della richiesta il gip ordina anche la scarcerazione per Simone che potrebbe avvenire già nei prossimi giorni. L’ex assessore è a San Vittore dal 13 aprile scorso. Non lascerà, invece il carcere di Opera Pierangelo Daccò in quanto detenuto anche per la vicenda del San Raffaele, per la quale nei giorni scorsi è stato condannato dal gup Cristina Mannocci a scontare 10 anni di reclusione.

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