ROMA – Milano è la città con più incidenti stradali ogni 1.000 autovetture circolanti. Lo rivela il X Rapporto dell’Ispra ( l’Istituto superiore per la protezione e la ricerca ambientale) che monitora la sicurezza stradale in 74 comuni italiani analizzando i dati forniti dalle statistiche degli incidenti di Aci-Istat (2013). Seguono in classifica Genova, Firenze e Bergamo. Tutte al Nord e scorrendo la lista, a sorpresa, si scopre che manca la città di Roma. Cosa significa? Che la Capitale, pur essendo la città più congestionata d’Italia, col maggior numero di autovetture in circolazione, è in proporzione quella col minor numero di incidenti.
Attenzione però, in proporzione e non in assoluto. Come è facile prevedere nei grandi comuni di Roma, Milano, Genova, Torino e Firenze si è verificato il maggior numero di incidenti in assoluto per tutti gli anni dal 2006 al 2012. Ma nella tabella a pagina 577 del rapporto sono riportate solo le città con il valore proporzionale più alto, ovvero con più di 15 incidenti ogni mille auto. Il valore più basso risulta essere nel comune di Cosenza con 1,2 incidenti ogni 1.000 autovetture circolanti. I romani alla guida, essendo di più, si scontrano in proporzione più di rado.
A guardare i numeri da lontano, in verità, gli incidenti sulle strade italiane sono diminuiti e di conseguenza è sceso anche il numero dei morti e dei feriti. Secondo i dati diffusi dalla Polizia stradale il 2014 chiude con un calo del 6% degli incidenti sulle strade rispetto all’anno precedente. A subire di più le insidie (in alcuni casi mortali) del traffico, sono gli utenti “deboli” della strada: pedoni, ciclisti e motociclisti. Nel 2012 in 25 delle 73 città prese in esame il numero di morti e feriti registrato tra gli utenti deboli della strada ha costituito almeno il 50% del numero totale delle vittime e degli infortunati. In particolare a Bolzano e Firenze l’indice supera il 70%, in altri 7 Comuni l’indice ha valori compresi tra il 60 e il 70%. Tra le grandi città si segnala il dato di Napoli (61,1%), Palermo (58,7%), Milano (55,2%) e Roma (50,2%). In fondo alla graduatoria, con valori inferiori o uguali al 30% troviamo 16 Comuni, tra i quali Torino, unica tra le città metropolitane ad avere un indice molto al di sotto del 50% (29,7%).
Paradossalmente però gli italiani alla guida sembrano essere più spericolati (o forse più sorvegliati: ben 4.254.070 le pattuglie di vigilanza dispiegate) con 1,8 milioni di infrazioni del codice della strada rilevate e oltre 2 milioni di punti patente decurtati. Nel bilancio sulla sicurezza stradale nel 2014 sono state rilevate ancora, grazie all’utilizzo sistematico del Tutor, 426.960 violazioni dei limiti di velocità, con un aumento di quasi l’1% rispetto al 2013. In aumento anche i controlli sulle strade statali con il sistema Vergilius. I conducenti controllati con etilometri, alcool test e drug test sono stati lo scorso anno 1.569.003, di cui 26.471 sanzionati per guida in stato di ebbrezza alcolica e 1.890 denunciati per guida sotto l’effetto di sostanze stupefacenti.
Nelle notti dei fine settimana Polizia Stradale ed Arma dei Carabinieri hanno sequestrato 815 veicoli per guida in stato di ebbrezza alcolica e per guida sotto l’effetto di sostanze stupefacenti. Sono stati anche potenziati i servizi di controllo nel settore del trasporto professionale con 4.170 servizi effettuati da 31.636 operatori di polizia che hanno controllato 69.484 veicoli pesanti di cui 12.717 (pari al 18,3%) stranieri, con l’accertamento di 44.881 infrazioni, per 463 patenti e 1.101 carte di circolazione ritirate.
Infine nel 2014 ai normali controlli sono stati affiancati dispositivi specifici secondo il modello delle Operazioni ad Alto Impatto, su materie particolarmente avvertite nella sensibilità collettiva. Le “operazioni” realizzate – complessivamente 25 – hanno riguardato controlli di legalità nel settore dell’autotrasporto (principalmente di persone, di animali vivi e di trasporti eccezionali), controlli della copertura assicurativa e degli pneumatici dei veicoli nonché controlli dell’attività di autodemolizione.