Milano, dal calesse ai gazebo: tutte le proteste contro l’Area C

MILANO, 16 GEN – Milano da oggi e' un po' piu' simile a Stoccolma e Londra: e' infatti partito questa mattina il ticket di ingresso da cinque euro per le auto che entrano in centro. Scelta 'forte' che ha scatenato apprezzamenti e critiche, anche eclatanti, come quella del Pdl che – per entrare nella cerchia dei bastioni senza pagare quella che considera ''una tassa''- si e' presentato con un calesse trainato da un cavallo.

''Chi non vuole pagare – ha detto il capogruppo del Popolo della liberta' in Comune, Carlo Masseroli, dal cocchio – ha due scelte: o va in calesse o firma per il referendum''. L'obiettivo e' arrivare a quota trentamila. In tanti oggi si sono presentati a firmare a Palazzo Marino, la sede del Comune, in concomitanza con la discussione in consiglio sul provvedimento. Secondo il Pdl, infatti, Area C e' inutile, e anche a Londra vogliono togliere il ticket. I consiglieri del Carroccio oggi si sono presentati con una t-shirt bianca e la scritta 'Pisapia C tassa'. Ma hanno anche organizzato una serie di gazebo, promettendo iniziative di ''disobbedienza civile'' e lo studio di un ricorso al Tar.

Il sindaco Giuliano Pisapia si e' limitato ad assicurare che ascoltera' tutti, che il monitoraggio del provvedimento continuera' per eliminare i problemi. Ma la tempistica di ''eventuali modifiche'', avverte, e' di sei mesi. Non si tratta di un termine tassativo, assicura il capogruppo del Pd Carmela Rozza, ''comunque ci vuole un periodo di osservazione''.

Chi spera in qualche cambiamento sono i meccanici che hanno l' officina in centro. ''Per noi e' un imbroglio tremendo'' spiega Augusto, che lavora in via Marsala e dice che gia' aveva perso la meta' dei clienti con l'ecopass (cioe' il ticket di ingresso che fino a dicembre pagavano solo le auto piu' inquinanti). Anche gli addetti che vendono i gratta e sosta per le righe blu in centro sono allarmati. Gli affari in questo primo giorno sono diminuiti del 30%, raccontano. I negozianti sono a dir poco ''preoccupati'' anche se il vicepresidente di Confcommercio Simonpaolo Buongiardino preferisce essere prudente e aspettare per commentare ''i prossimi giorni per vedere come si stabilizzano'' i dati. Oggi davanti alle scuole nelle aree dove si paga, non si sono viste le solite file di auto. ''In corso Magenta c'era il vuoto'' spiega Simona, madre – arrabbiata – di due figli di 5 e 12 anni, che continua a usare la macchina perche' ''con i mezzi pubblici pagherei il triplo''. A lei – e agli oltre ottomila che hanno comperato il ticket su internet – e' andata meglio che a una famiglia di Verbania, che ha raccontato di essere stata 'gabbata' da un tabaccaio che ha venduto i ticket ecopass ormai scaduti.

I giudizi del nuovo provvedimento, pero', non sono stati tutti negativi. Anzi, per strada e su internet in molti fanno il tifo per l'iniziativa. ''Dovevano pensarci prima'' dice Roberta Secchi. ''I mezzi sono piu' comodi'' aggiunge Sheila prima di salire in metro' per andare in centro. ''Sono molto soddisfatto. I milanesi e la citta' hanno risposto bene – ha sintetizzato il sindaco -. L'area C e' solo il tassello di un mosaico piu' ampio''.

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