MILANO – Un detenuto di 21 anni si e' suicidato impiccandosi nel carcere milanese di San Vittore. Ne ha dato notizia l''Osservatorio permanente sulle morti in carcere' il quale spiega che sono dieci i detenuti che si sono tolti la vita dall'inizio dell'anno e 24 i decessi accaduti negli istituti di pena italiani, dei quali dieci per cause ancora da stabilire con certezza.
Alessandro Gallelli – spiega l'Osservatorio – era accusato di violenza sessuale. Da quattro mesi era in carcere in attesa di giudizio e aveva piu' volte denunciato di aver subito violenze.
Fonti dell'Amministrazione penitenziaria spiegano, pero', che il ragazzo era detenuto nel Centro osservazione neuropsichiatrico, dove la sorveglianza e' particolarmente stretta e quindi non avrebbe potuto subire vessazioni da parte di altri, ristretti nello stesso reparto. Gallelli, per suicidarsi, nel tardo pomeriggio di ieri, ha usato la felpa che aveva indosso.
''Gallelli – rende invece noto l'Osservatorio – aveva compiuto 21 anni da poche settimane. Quattordici i capi di imputazione, tra cui violenza sessuale e molestie ai danni di ragazze minorenni. Dalla sua cella del carcere milanese di San Vittore gridava disperato la sua innocenza e raccontava ai genitori di presunte percosse subite da altri detenuti poco inclini ad accettare con loro carcerati accusati di reati che ritengono infamanti: il pestaggio e' infatti un triste ''classico'' del codice che vige in prigione nei confronti di chi e' imputato di reati sessuali''.
''Da quanto riferito comunque dal carcere – raccontano i responsabili dell'Osservatorio – il giovane era seguito da medici specialisti e si sarebbe ucciso subito dopo una seduta psichiatrica. Un gesto repentino, avvenuto di fronte ad altre persone che pero' non sarebbero riusciti a fermarlo. Come avviene sempre in questi casi, si e' aperta un'inchiesta: sul corpo e' stata disposta l'autopsia''.