Evade dai domiciliari e porta i figli a scuola: "Mia moglie se ne stia a casa"

Pubblicato il 2 Aprile 2012 - 18:01 OLTRE 6 MESI FA

MILANO – ''Mia moglie non puo' uscire, perche' e' una donna e deve stare a casa''. Con queste parole un uomo di origine pakistana – arrestato nelle scorse settimane per aver picchiato sua figlia che non voleva un matrimonio 'combinato' – si e' giustificato, in sostanza, con i carabinieri che l'hanno sorpreso fuori di casa mentre accompagnava i bimbi piu' piccoli a scuola, malgrado fosse sottoposto alla misura dei domiciliari.

Cosi' il gip di Milano Chiara Valori, dopo aver acquisito la relazione dei militari, ha disposto nuovamente il carcere per l'immigrato, che era stato scarcerato dallo stesso giudice a fine febbraio scorso.

L'uomo e il genero della ragazza picchiata erano stati arrestati lo scorso 22 febbraio con l'accusa, il primo, di aver pestato la figlia che non voleva cedere agli abusi a cui il secondo invece l'avrebbe costretta. La ragazza infatti, stando alle indagini del pm milanese Gianluca Prisco, sarebbe stata costretta ad avere rapporti sessuali con il marito che aveva sposato 'a forza' nel Paese d'origine. La vicenda era venuta alla luce nell'ottobre scorso quando la ragazza, accompagnata da un amico, era andata in questura per denunciare le violenze subite dal marito e il fatto che il padre la picchiava per costringerla a cedere. Entrambi, davanti al gip, avevano pero' negato le accuse e poi erano stati scarcerati.

Qualche giorno fa, pero', l'uomo, difeso dall'avvocato Maurizio Pizzi, ha violato i domiciliari per portare i figli a scuola, perche' ''sua moglie e' una donna e deve stare a casa''.