Milano, fugge dal fidanzato che l’ha segregata in casa e cade dal balcone

Milano, fugge dal fidanzato che l’ha segregata in casa e cade dal balcone

MILANO  – E’ caduta dal balcone di casa, al secondo piano di un palazzo in via Biella, quartiere Barona, a Milano. Ma dietro quella caduta c’è molto di più, violenze e probabilmente una segregazione. La giovane donna, 26 anni, probabilmente stava cercando di fuggire dal fidanzato, 40 anni, che nel gennaio 2018 è stato assolto per incapacità di intendere e volere dall’accusa di sequestro di persona, tentato omicidio, violenza privata, lesioni personali e violenza sessuale nei confronti di cinque ragazze aggredite a Bologna nel 2012.

Le notizia è riportata nelle pagine milanesi del Corriere della Sera. L’uomo era conosciuto alle cronache come il “guru del corallo” perché, secondo l’accusa, avrebbe utilizzato una sostanza tossica ricavata dai funghi del corallo per drogare le vittime. Il tribunale ha riconosciuto la sua condizione di alterazione psichica e l’uomo è stato portato a un centro psicosociale di Milano per un percorso terapeutico in relazione ai fatti dei giorni scorsi. Gli è anche stata assegnata la sorveglianza speciale con affidamento ai genitori.  

L’uomo aveva conosciuto la sua attuale fidanzata quattro anni fa. La giovane nella caduta ha riportato traumi per una prognosi di 40 giorni. Le contusioni alle gambe sono compatibili con la caduta, ma gli ematomi sul volto sembrerebbero raccontare una storia di violenze. La ragazza ha detto che per i primi tre anni, anche in virtù della cura farmacologica, l’uomo era stato pacifico ma che dallo scorso marzo erano iniziate le aggressioni. 

Secondo quanto scrive Il Corriere della Sera l’uomo, quando gli agenti sono saliti nell’appartamento, anziché sincerarsi delle condizioni della fidanzata avrebbe aggredito i poliziotti, ferendone uno.

In Questura, scrive sempre il Corriere, hanno acquisito alcuni messaggi sui social postati dai residenti: in alcuni, si parla di unasegregazione” che durava da due giorni. Sembra infatti che la giovane fosse segregata in casa da sabato scorso e si sarebbe buttata dalla finestra per salvarsi approfittando di un attimo di distrazione del suo fidanzato-sequestratore.

Secondo quanto scrive l’Ansa, poiché la relazione era osteggiata dai genitori, sabato mattina la giovane ha raccontato ai familiari che sarebbe uscita con un’altra persona. Dopo una passeggiata lei e il compagno sono rientrati in casa e c’è stato il primo pestaggio: l’uomo l’ha colpita in faccia con schiaffi e pugni, alle costole con i calci, l’ha presa per i capelli e afferrata alla gola.

Domenica mattina l’uomo è apparso calmo e i due sono usciti a fare la spesa ma la sera l’ha aggredita di nuovo. Lunedì i genitori della ragazza hanno tentato di contattarla andando a suonare al citofono di via Biella ma è stata la figlia a chiedere loro di non disturbare. Martedì, infine, l’uomo l’ha costretta a entrare in una vasca di acqua ghiacciata. Approfittando di un momento di distrazione, la ragazza è scappata nuda dalla finestra del secondo piano, è riuscita a scendere senza problemi sul terrazzo inferiore ma al primo piano ha perso l’equilibrio e si è schiantata al suolo fratturandosi il malleolo e altre ossa: in ospedale le sono state diagnosticate numerose fratture.

A soccorrerla è stata una vicina di casa, che l’ha accompagnata da un altro vicino per farla vestire e chiamare la polizia. L’uomo è stato bloccato poco dopo nell’appartamento e per fermarlo i poliziotti hanno dovuto usare lo spray al peperoncino. E’ accusato di sequestro di persona e lesioni personali. (Fonti: Ansa, Corriere della Sera)

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