San Raffaele: truffa da 28 mln, 9 indagati. Anche Zangrillo medico di Berlusconi

Milano, ospedale San Raffaele: nove indagati per truffa da 28 milioni
Milano, ospedale San Raffaele: nove indagati per truffa da 28 milioni

MILANO  – L’ospedale San Raffaele di Milano finisce ancora nel mirino della magistratura. Questa volta si ipotizza una presunta truffa al servizio sanitario nazionale da 28 milioni di euro per presunte irregolarità nei rimborsi percepiti su 4mila interventi chirurgici all’ospedale San Raffaele di Milano.

La Procura di Milano che ha chiuso l’inchiesta nei confronti di 9 persone. Si tratta di  rappresentanti legali, dirigenti e primari del San Raffaele, indagati per il reato di truffa aggravata a danno del servizio sanitario e falso. Tra loro ci sono anche Alberto Zangrillo, medico di Silvio Berlusconi, e Nicola Bedin, amministratore delegato.

Le indagini, condotte dal Nucleo di polizia tributaria di Milano e coordinate dal pm Giovanni Polizzi, si riferiscono a fatti avvenuti tra il 2011 e il 2013 e secondo la Guardia di Finanza “hanno consentito di accertare come in diverse unità operative della struttura siano stati negli ultimi anni eseguiti oltre 4mila interventi chirurgici in violazione delle norme di accreditamento relative alla presenza minima di operatori e anestesisti, nonché di impiego di medici specializzandi”.

L’ospedale, secondo le indagini, “ha autocertificato il mantenimento dei requisiti richiesti per l’accesso al rimborso della prestazione sanitaria offerta, ottenendo indebiti rimborsi per oltre 28 milioni di euro”. Nei confronti degli enti, chiarisce la Gdf, “che hanno gestito nel tempo la struttura ospedaliera è stata contestata la responsabilità amministrativa ai sensi del D.Lgs. n. 231/2001”.

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