Milano: Ramadan anche per i poveri. Le Fondazioni donano cibo ai musulmani

MILANO – Ramadan in arabo significa “mese caldo” e il digiuno durante i suoi 30 giorni costituisce il quarto dei cinque pilastri dell’Islam. Chi trasgredisce si rende colpevole di empietà massima, e le uniche possibilità di mangiare e bere per i musulmani osservanti sono concentrate dopo il tramonto e prima dell’alba. Ma chi vive in strada e ripone l’unica speranza di nutrirsi nella generosità dei volontari delle mense dei poveri come fa in questo lungo mese di fame? Se vive a Milano, può andare dai frati.

L’Opera San Francesco ha predisposto una distribuzione di sacchetti con generi alimentari a lunga conservazione, preparati di giorno in giorno dai volontari, che i fedeli musulmani possono andare a prendere negli orari di apertura della mensa e consumare quando vogliono. Invece la Fondazione Fratelli di San Francesco ha predisposto proprio un servizio di fornitura pasti straordinario nella struttura di via Saponaro 40.

Ma cosa viene loro offerto? “Suor Maria ha capito i loro gusti, e prepara una zuppa di verdure e dolci secondo le ricette della cucina araba”, racconta padre Clemente, direttore della Fondazione. La mensa di solito sta aperta dalle 18.30 alle 20, poi i volontari sparecchiano e puliscono tutto. Durante il Ramadan però alle 20.45 le porte riaprono, e anche i seguaci di Maometto hanno la possibilità di sfamarsi dopo una giornata di digiuno. E per affrontare il giorno successivo, c’è una colazione speciale: “Alle 4 del mattino i nostri ospiti musulmani possono scendere in mensa e nutrirsi di dolci molto calorici, latte, pane e formaggio, frutta. Tutto purché non sia maiale!” – spiega con orgoglio Padre Clemente – “Dopo cena vanno nell’aula del culto, una sala che abbiamo destinato a loro, così possono mettersi in terra col tappetino a pregare rivolti verso la Mecca senza disturbare i compagni di dormitorio”.

I fedeli che beneficiano di queste aperture straordinarie non sono pochi. “Nelle nostre strutture ospitiamo oltre 500 persone, e coloro che hanno deciso di seguire il Ramadan sono una settantina” puntualizza padre Clemente. Ma questa non è la sola attenzione riservata ai seguaci di credo diversi da quello cattolico. Durante tutto l’anno scorso i frati minori attivi nella Fondazione Fratelli di San Francesco hanno organizzato un corso di “Storia delle Religioni”, dove Padre Celeste mette a confronto le tre grandi religioni monoteiste, ebraica, cattolica e musulmana: si legge insieme un brano di Corano e Bibbia e si discute, si trovano diversità e similitudini.

“L’adesione degli ospiti è alta, circa una ventina ogni sera. Bisogna sempre andare molto cauti nei discorsi, dosare le parole, ma la voglia di confrontarsi da parte degli ospiti c’è”. Inizialmente i solerti frati sono partiti con una serata sola, poi su richiesta dei partecipanti si è passati a tre. L’appuntamento è per il prossimo autunno.

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