Milano: Roberto Gallotti accusato di interventi “inutili”. Chiesti 4 anni

MILANO – Per la vicenda degli interventi al cuore ritenuti ''inutili'', quattro anni e mezzo di carcere per omicidio preterintenzionale sono stati chiesti dal Procuratore aggiunto di Milano Maurizio Romanelli per Roberto Gallotti, l'ex primario di cardiochirurgia della clinica Humanitas imputato a Milano al processo d'appello bis, ritenuto responsabile della morte di un paziente in conseguenza di un'operazione considerata non necessaria.

Il Procuratore, applicato come pg, per altri cinque casi di lesioni volonarie su malati operati al cuore nonostante, per gli inquirenti, non ci fosse l'indicazione chirurgica, ha chiesto ai giudici della prima Corte d'Assise d'Appello il proscioglimento del cardiochirurgo per intervenuta prescrizione, cosi' come per il reato di falso in atto pubblico contestato: i consensi informati, secondo le indagini, sarebbero stati ottenuti omettendo di spiegare ai pazienti alcuni elementi ritenuti decisivi.

Al processo, che si sta celebrando con rito abbreviato e, quindi, a porte chiuse, sta ora parlando l'avvocato Giuseppe Bana che con il collega Guido Alleva, difende Gallotti. Per il legale medico va assolto ''perche' il fatto non sussiste'' per tutti i sei interventi avvenuti tra il 2001 e il 2005 nella clinica di Rozzano.

La prossima udienza e' stata fissata per il 14 marzo. Per quel giorno concluderanno i difensori ed e' attesa la camera di consiglio per la sentenza.

Il nuovo processo di secondo grado, che si e' aperto stamani, e' un cosiddetto ''rinvio'' della Cassazione che tempo fa aveva annullato il verdetto dello scorso aprile con cui la seconda Corte d'Assise d'appello Milanese aveva dichiarato il non luogo a procedere per intervenuta prescrizione dei reati di lesioni e falso in atto pubblico e aveva derubricato l'omicidio preterintenzionale in colposo, condannando l'ex primario a otto mesi di carcere (pena sospesa) e il beneficio della non menzione.

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