Milano, Roberto Luciano viaggiava a 100 km/h quando uccise una donna incinta

vigili-milanoMILANO – Stava viaggiando con la sua auto ad una velocità di circa 100 km/h il giovane di 28 anni, Roberto Andrea Luciano, che lo scorso 20 ottobre in viale Famagosta a Milano travolse ed uccise una donna egiziana incinta di sette mesi e l’altro figlio di lei, che aveva 4 anni. E’ quanto ha stabilito, da quanto si è appreso, la perizia cinematica disposta nelle scorse settimane dal pm di Milano Marcello Musso e che è stata da poco depositata in Procura. Stando a quanto accertato dalla perizia, quindi, il giovane, indagato per omicidio colposo, stava andando ad una velocità doppia, in sostanza, rispetto al limite previsto in quel viale che è di 50 km/h.

La donna, Magda Niazy Sehsah Nashed, casalinga (il marito lavora come cuoco in centro e la coppia era arrivata a Milano qualche anno fa), era stata colpita dalla parte anteriore sinistra della macchina e il bambino, Roumando, era stato sbalzato via dall’impatto per circa 40 metri. Tanto che i soccorritori non si sono accorti che anche il piccolo era una delle vittime dell’incidente e lo hanno trovato solo dopo un’ora, quando il padre giunto in ospedale, dove sono morti la moglie e il bimbo che portava in grembo, ha avvisato i medici che anche l’altro figlio era con loro.

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