Nuovi schiavi. Milano, donne cinesi al lavoro 17 ore al giorno per 1,40 euro l’ora

MILANO – Imprenditori cinesi facevano lavorare le loro dipendenti, connazionali, per 17 ore ogni giorno, dalle 9 di mattina alle 2 di notte. Le costringevano a dormire nello stesso posto in cui lavoravano e mangiavano i loro pasti, un laboratorio tessile della zona di via Padova a Milano, per la precisione di via Melchiorre Cesarotti 4/6.

Non solo. Le donne venivano pagate a cottimo: tre centesimi per ogni foulard prodotto, per un’euro e quaranta ogni ora, circa. Ma alla fine le tre signore, quarantenni cinesi clandestine in Italia, si sono presentate dai carabinieri della Compagnia di Porta Monforte denunciando le condizioni di totale sfruttamento a cui erano sottoposte.

Avevano trovato quel lavoro attraverso un’inserzione pubblicata su giornali e riviste in ideogrammi pubblicati dalla comunità sino-milanese.

Domenica 26 giugno i carabinieri hanno fatto irruzione nel laboratorio dove stavano lavorando cinque operai (uomini e donne). Secondo il racconto delle cinesi, quel laboratorio si trasformava in una specie di forno d’estate e di congelatore d’inverno, dato che non era attrezzato con un impianto di condizionamento.

I carabinieri che hanno messo i sigilli al laboratorio, hanno denunciato per sfruttamento dell’immigrazione e della manodopera clandestina tre cittadini cinesi regolari in Italia e incensurati.

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