Milano. Sgomberato il “fortino” del clan Cosco: luogo di spaccio di droga

MILANO – E' stato sgomberato il cosiddetto 'fortino' della famiglia Cosco a Milano, il clan di 'ndrangheta noto per essere stato coinvolto nell'uccisione di Lea Garofalo, la donna sciolta nell'acido nel 2009 per la sua attivita' di testimone di giustizia.

Il blitz e' scattato attorno alle 9 del 21 giugno in viale Montello 6 grazie a un'azione congiunta di polizia e carabinieri. Circa settanta uomini sono stati impegnati nell'esecuzione di un provvedimento di sequestro preventivo ordinato dal gip di Milano.

Il palazzo e' da tempo definito il ''fortino delle cosche'', da 40 anni base dello spaccio e del racket milanese. La proprieta' e' di IRCCS (Istituto ricovero e cura a carattere scientifico), ma la gestione e' affidata all'Aler.

Nello stabile di 80 appartamenti abitavano circa 200 persone, per lo piu' famiglie di immigrati cinesi o africani che pagavano regolarmente l'affitto ai Cosco pur non essendo legati agli affari degli 'ndranghetisti. La polizia ha spiegato che le operazioni si stanno svolgendo senza alcun problema.

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