Milano, vigile ucciso: investito da un Suv, due nomadi erano alla guida

MILANO – Un vigile urbano, Nicolò Savarino, è stato travolto e ucciso dal conducente di un Suv, dopo aver litigato – a quanto è stato per ora possibile sapere – per una multa. L’uomo, 43 anni, è spirato poco dopo il suo ricovero all’ospedale Niguarda. Una lite che si è trasformata in via Varé, quartiere Comasina. Il conducente dell’auto, carnagione chiara, (ma si pensa siano due le persone a bordo) è riuscito a scappare in un primo momento: dovrà rispondere dell’accusa di omicidio volontario. Al volante del Suv due nomadi che si sono dati alla fuga. E’ stata smentita dal Pm di Milano Mauro clerici la notizia del fermo dei due rom a Ventimiglia, stavano cercando di passare il confine con la Francia.

Sul posto è intervenuita una pattuglia della Polizia locale.  L’uomo è stato rintracciato nella notte, il mezzo e’ stato trovato intorno alle 4, e corrisponderebbe per segni e numeri di targa a quello che si cercava. I due uomini visti dai testimoni sul Suv che ha travolto e ucciso un vigile, ieri sera, a Milano, sono entrambi nomadi. Lo ha confermato la Polizia locale, che ha trovato il veicolo riconducibile a uno dei due, che non risulta peraltro provento di furto. Secondo indiscrezioni i due sarebbero gia’ lontani dal capoluogo lombardo, in fuga.

Secondo quanto confermato dal Comando della Polizia locale di Milano, il Suv, un Bmw X5 targato Milano, e’ di colore bronzo scuro, un particolare che ieri era stato scambiato per nero o grigio metallizzato nelle testimonianze.  Dalle prime informazioni non risulterebbe rubato, e gli investigatori del Reparto radiomobile sono gia’ sulle tracce del proprietario. Sul Bmw X5 trovato prima dell’alba, a Milano, e ritenuto il veicolo che ieri sera ha travolto e ucciso un vigile, in un parcheggio, trascinandolo per circa duecento metri, sono state riscontrate tracce di sangue umano e la vernice verde della bici dell’agente. Lo hanno confermato finti vicine alle indagini.

Sul posto sono subito giunti l’assessore alla Sicurezza Granelli. Sconvolto ha dichiarato: “Voglio dare la solidarietà alla famiglia del nostro vigile e a tutto i suoi colleghi che ogni giorno svolgono il loro lavoro con dedizione mettendo a rischio la propria vita”. La dinamica del fatto non è stata ricostruita con chiarezza. Di certo due vigili, la vittima e un collega, stavano effettuando dei controlli. Il vigile è stato investito e trascinato per oltre 200 metri ha reso noto il comandante dei vigili urbani di Milano, Tullio Mastrangelo.  ”Una vera tragedia – ha detto  – conoscevo quel vigile, un vigile di quartiere, molto bravo e professionale”.

Il conducente del Suv che si e’ reso responsabile dell’investimento volontario di un vigile rimasto ucciso questa sera, a Milano, veniva rincorso dagli agenti della polizia locale perche’ aveva appena investito un nomade in un parcheggio. Il Suv, infatti, nel transitare a bassa velocita’ aveva investito l’uomo a una gamba proprio mentre passavano i vigili. Ecco perche’ era stato inseguito da uno dei due, Niccolò Savarino, che gli si era parato davanti per fermarlo.

I due vigili di quartiere erano in servizio nel corso di un normale pattugliamento quando, passando davanti a un parcheggio affollato davanti alla stazione di Bovisa hanno notato che un camper della comunita’ di nomadi che da tempo vi staziona, sporgeva in modo tale da creare intralcio al passaggio delle macchine che facevano fare manovra. Hanno quindi detto a un anziano zingaro, che si trovava fuori dal camper, di dire ai suoi conoscenti di spostarlo. E’ stato in quel momento che e’ arrivato il Suv nero che passando forzatamente a bassa velocita’, visti gli spazi ristretti, ma incurante di chi c’era, ha investito l’anziano nomade passandogli su un piede.

Tanto che l’uomo e’ stato trasportato in ospedale per accertamenti alla caviglia. I due vigili, a quel punto, lo hanno inseguito e lo hanno raggiunto proprio grazie all’agilita’ delle biciclette all’interno del parcheggio. Uno di essi, Savarino, lo ha preceduto al varco d’uscita del parcheggio e gli si e’ parato davanti con la bicicletta per impedire che si dileguasse. Ma la reazione folle del conducente e’ stata quella di investirlo trascinandolo con se’.

I due nomadi sospettati sono stati ”compiutamente identificati” dalle forze dell’ordine. Di loro, quindi, si sanno le generalita’ e, essendo pregiudicati, anche altri particolari. Uno dei due sarebbe di nazionalita’ tedesca, l’altro di origini slave.    Entrambi sono ancora in fuga, ormai da qualche ora. La speranza degli investigatori e’ che possano venire bloccati alla frontiera dalla Polizia di Stato.

Il suv modello Bmw X5, secondo quanto si e’ appreso, era regolarmente parcheggiato, a lato strada, in via Lancetti. Stamani, dopo i primi accertamenti della Polizia locale, verranno eseguiti rilievi scientifici nell’interno dell’abitacolo dalla Polizia scientifica. A trovare il mezzo e’ stata una pattuglia (tra le decine fuori nella notte) del Reparto radiomobile, quello specializzato in questo genere di indagini.

Il corpo del vigile urbano, Niccolo’ Savarino, ucciso ieri sera a Milano dall’autista di un suv, che l’ha investito dopo essere stato fermato per un controllo, e’ stato trasferito questa mattina dall’Ospedale Niguarda all’obitorio di piazzale Gorini a Milano. E’ quanto spiegano gli addetti della camera mortuaria dell’ospedale dove ieri e’ stato portato il vigile.

Il trasferimento e’ avvenuto intorno alle 10. Dopo, per una decina di minuti, si sono trattenuti fuori dall’ospedale diversi colleghi di Savarino, ancora visibilmente scioccati e commossi. ”Ancora non riusciamo a spiegarci come possa essere successa una cosa del genere – dice uno di loro -, questa e’ follia. Abbiamo saputo che e’ stata identificata la macchina, speriamo si arrivi presto a trovare il colpevole”.

Mentre le indagini per bloccare i due nomadi in fuga sospettati di essere gli investitori del vigile travolto e ucciso, ieri sera a Milano, sono in pieno corso, al comando del reparto radiomobile della polizia locale, a Milano, la polizia scientifica e’ al lavoro sul veicolo.    Uomini in tuta  bianca stanno repertando attentamente l’abitacolo della vettura dopo i primi esami esterni di stamani condotti direttamente dai vigili.

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