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Milano, 22enne violentata con la droga dello stupro in un drink: 3 condanne

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Milano, 22enne violentata con la droga dello stupro in un drink: 3 condanne

MILANO – Due imputati condannati a 12 anni di carcere e uno condannato a 8 anni e 6 mesi. Si è chiuso così in primo grado il processo a carico di tre uomini [App di Blitzquotidiano, gratis, clicca qui,- Ladyblitz clicca qui –Cronaca Oggi, App on Google Play] accusati di aver prima stordito una 22enne con le benziodazepine, la cosiddetta ‘droga dello stupro’, versate in un drink e poi di averla stuprata nell’appartamento di uno dei tre a Bellusco, in provincia di Monza e Brianza.

In particolare, per tutti e tre i giudici della decima penale (presidente Elisabetta Canevini) hanno disposto la misura dell’obbligo della comunicazione alle forze dell’ordine della loro residenza e dei loro spostamenti quando usciranno dal carcere, oltre a prescrizioni negli orari per uscire di casa e al divieto di frequentare luoghi in cui si trovano minori.

In più, per due di loro, è stata disposta anche la misura di sicurezza della libertà vigilata per tre anni dopo l’espiazione della pena. Le motivazioni della sentenza tra 60 giorni.

Lo stesso pm Gianluca Prisco, titolare dell’inchiesta e in aula per la sentenza assieme al procuratore aggiunto Maria Letizia Mannella, aveva chiesto ai giudici di non concedere le attenuanti generiche ai tre imputati perché sarebbe stato “un insulto” per la vittima, e di applicare invece al reato di violenza sessuale di gruppo anche l’aggravante della “somministrazione di una sostanza stupefacente”, così come contestato nell’imputazione. Il pm aveva chiesto condanne fino a 14 anni.

Secondo le indagini, la sera del 13 aprile 2017 i tre sarebbero andati a prendere in auto la 22enne, con cui uno di loro aveva un appuntamento, e poi avrebbero raggiunto insieme un locale di via Crema, nel capoluogo lombardo, dove avrebbero bevuto alcuni drink. Là, secondo il pm, che nella sua requisitoria ha fatto riferimento anche alle immagini riprese quella sera dalle telecamere di sorveglianza del locale, uno dei tre avrebbe versato le benzodiazepine nel bicchiere della ragazza, ignara.

I tre avrebbero poi portato la giovane a casa di uno di loro, a Bellusco, in provincia di Monza e Brianza, dove sarebbe avvenuto lo stupro di gruppo. Oggi i giudici hanno confermato in pieno l’impianto accusatorio. Le difese, invece, avevano sostenuto che andava verificata “l’attendibilità” della giovane che aveva denunciato la violenza. “La ragazza è debole e condizionabile – ha detto nella sua arringa il legale Eliana Zecca – e si accompagna con ragazzi di contesti borderline”.

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