Milano, violenza su una donna in piazza Gae Aulenti all’urlo di “sono egiziano, non ho sentimenti”

di Alberto Francavilla
Pubblicato il 20 Maggio 2021 - 12:47 OLTRE 6 MESI FA
Milano, violenza su una donna in piazza Gae Aulenti all'urlo di "sono egiziano, non ho sentimenti"

Milano, violenza su una donna in piazza Gae Aulenti all’urlo di “sono egiziano, non ho sentimenti” (Foto d’archivio Ansa)

Violenza su una donna vicino piazza Gae Aulenti a Milano. Un egiziano è stato condannato a distanza di quasi un anno. Secondo quanto riportato da Il Giorno, avrebbe urlato: “Stai zitta o ti ammazzo, sono egiziano e vuoto dentro, non ho sentimenti”.

Il giudice che l’ha condannato ha ritenuto credibile la versione della vittima. Considerando le incongruenze nel suo racconto frutto dello stato di “alterazione emotiva” per l’accaduto, nonché dell’assunzione di alcol e di sostanze stupefacenti al momento del fatto. E ha condiviso “la linea” della pubblica accusa nonché del gip che aveva firmato l’ordinanza di custodia cautelare.

Violenza su una donna a Milano, condannato l’egiziano

Il 23enne egiziano, accusato di stupro, è stato ritenuto “responsabile del reato ascrittogli”. Lo si legge nelle motivazioni della sentenza con cui il gup Aurelio Barazzetta, lo scorso aprile, lo ha condannato in abbreviato a 2 anni di carcere, pena sospesa. Il giovane è accusato di una violenza sessuale avvenuta lo scorso 24 agosto in piazza Gae Aulenti a Milano.

“Davvero non si trovano ragioni per spiegare come mai” la 34enne vittima di violenza “si sarebbe determinata a orchestrare e coltivare una perfida (perché totalmente gratuita) calunnia ai danni di un uomo che ella prima di allora non conosceva minimamente e che era per lei un perfetto sconosciuto. Una calunnia senza alcuna ragione sottesa in ragione della totale casualità dell’incontro e della più radicale carenza di pregressi rapporti tra i protagonisti”.

Le attenuanti a chi ha commesso la violenza in piazza Gae Aulenti

Il gup ha concesso le attenuanti generiche all’imputato in considerazione della sua “incensuratezza”, della sua “giovanissima età, del comportamento processuale tenuto e della rivisitazione del fatto attestata dalla volontà di intraprendere un percorso di recupero”. L’uomo ha anche risarcito il danno versando una somma al “Fondo vittime vulnerabili”.

Come si legge nelle motivazioni, il 23enne nelle spontanee dichiarazioni raccolte dagli inquirenti nel momento di esecuzione della misura cautelare ha negato di avere abusato della ragazza. “Non mi ricordo tutto e so di avere sbagliato, ma non ho fatto mai queste cose perché sono un bravo ragazzo”, erano state le sue parole.

Milano: la violenza in piazza Gae Aulenti il 24 agosto scorso

L’episodio risale al 24 agosto scorso: gli agenti dell’Ufficio Prevenzione Generale erano intervenuti per soccorrere una donna che aveva fermato una volante e riferito di essere stata aggredita poco prima. Era stata quindi accompagnata alla clinica Mangiagalli dove aveva spiegato di essere stata vittima di violenza sessuale da parte di un giovane, che non conosceva.

Stando alle indagini, condotte dalla Squadra Mobile, il ragazzo, dopo averla avvicinata con due suoi amici, che si erano allontanati molto tempo prima della violenza, ha trascinato la donna in un prato vicino alla piazza e ha abusato di lei.