Ministero dell'Istruzione: "Autori del Sud non saranno esclusi dai programmi"

ROMA – Nessun autore meridionale del '900 e' stato escluso dai programmi scolastici delle 'superiori'. Lo assicura il ministero dell'Istruzione che definisce infondata la notizia, circolata in questi giorni, che afferma il contrario.

''Le Indicazioni nazionali degli obiettivi specifici di apprendimento per i licei rappresentano infatti – spiega in una nota pubblicata sul suo sito – un'intelaiatura sulla quale, autonomamente, ciascuna istituzione scolastica decide di disegnare il proprio Piano dell'offerta formativa.

Sono dunque 'indicazioni', come dice la parola stessa, che non dettano alcun modello didattico-pedagogico prestabilito, ne' tanto meno vogliono prediligere un autore a un altro tra i tanti che arricchiscono la nostra letteratura, come quelli, in questo caso, del secondo Novecento. Al momento della loro formulazione si e' scelto dunque di non redigere una lista, che non sarebbe potuta essere in ogni caso esaustiva, ma di fornire degli esempi dando spazio proprio al secondo Novecento, a cui spesso il Ministero e' stato accusato di non dare il dovuto rilievo.

Tali Indicazioni favoriscono, dunque, la sperimentazione e lo scambio di esperienze metodologiche, come si legge anche nello schema di Regolamento, e valorizzano il ruolo dei docenti e delle autonomie scolastiche nella loro libera progettazione. Puntano pero' all'essenziale, per permettere a ciascun insegnante di costruire un percorso di studi nella piena liberta' del proprio ruolo''.

Il ministero ricorda quindi che questa impostazione delle Indicazioni, comune a tutte le discipline, per quanto riguarda la lingua e la letteratura italiana, ha avuto per altro l'avallo di Francesco Sabatini e Nicoletta Maraschio, Presidente onorario e vicepresidente dell'Accademia della Crusca e del prof. Luca Serianni, oltre che delle decine dei docenti liceali e universitari consultati attraverso focus group e il web durante il lavoro di elaborazione.

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