Se il direttore del Tg1 Augusto Minzolini si è dato alle “spese folli” con la carta di credito aziendale, mamma Rai «deve aprire un’inchiesta», almeno per il consigliere Nino Rizzo Nervo.
Sarebbero 63 mila euro i soldi spesi nel periodo compreso da settembre 2009 a settembre 2010, tutti con l’American Express. In pratica 5 mila euro al mese per alberghi, ristoranti e viaggi, da Positano a Santa Margherita Ligure a Saturnia.
«In un’azienda come la Rai ci sono problemi di trasparenza. A maggior ragione oggi che si chiedono sacrifici a tutti i dirigenti», spiega Rizzo Nervo: «La contrapposizione politica non c’entra nulla. Chiederei l’audit anche per il presidente Garimberti o il direttore generale Masi».
Se Minzolini fa così, gli altri come si comportano? I vicedirettori generali Antonio Marano e Giancarlo Leone e il direttore del Tg2 Mario Orfeo, avrebbero speso sui 6-7mila euro per rappresentanza.
«Storia assurda. Io ho una redazione a Milano, mi muovo di più di Mario Orfeo che dirige il Tg2. Non so neppure quanto ho speso. Ma ho la coscienza a posto, è tutto registrato sulla carta di credito, che aveva un tetto limitato. A Santa Margherita c’era un convegno. A Positano non ricordo… La verità è ben altra: ci sono quelli che vanno in giro coi soldi in contanti, mentre io faccio risparmiare l’azienda, il mio Tg1 sta al di sotto del budget. Ho eliminato l’affitto di 100mila euro per un macchinario inutile, che faceva scritte luminose nello studio del Tg1», si è difeso Minzolini.