Miriam Ciobanu, la rabbia del papà: “Mia figlia all’obitorio, l’investitore già libero”

“Al ragazzo che ha ucciso Miriam è già stata ridata la libertà, può fare una vita normale. Io sono stato all’obitorio oggi a vedere mia figlia, lui se la spassa”. E’ la dura reazione di Giovanni Ciobanu, il papà della 22enne travolta e uccisa l’altra notte da un’auto guidata da un ragazzo di 23 anni, trovato positivo ad alcol e stupefacenti. Ieri il Gip di Treviso, accogliendo le richieste della Procura, ha confermato l’arresto del ragazzo, disponendone l’obbligo i dimora e il divieto di uscire da casa dopo le 20. “Non ce l’ho con nessuno – aggiunge – mi chiedo solo se per caso quel giudice abbia una figlia…”.

Arresti domiciliari per l’investitore di Miriam Ciobanu

Il giovane, che è stato quindi scarcerato, avrà la possibilità di uscire dai confini del suo paese, San Zenone degli Ezzelini (Treviso), soltanto per andare al lavoro, in una fabbrica metalmeccanica di Casoni di Mussolente, mentre di notte, non potrà allontanarsi da casa. 

Le richieste restrittive accolte dal Gip sono state formulate dalla Procura della Repubblica ritenendo non vi siano esigenze di custodia cautelare in carcere non sussistendo pericoli di fuga, di reiterazione del reato o di alterazione degli elementi di prova.

L’incidente a Paderno di Pieve del Grappa

L’incidente è avvenuto in un tratto della provinciale 20, a Paderno di Pieve del Grappa, non illuminato e privo di marciapiede, con limite di 60 all’ora. Sull’asfalto i segni della frenata si estendono per oltre cento metri dal punto dell’impatto; testimoniano la folle velocità con cui l’auto di Giovanardi è piombata sulla 22enne Miriam Ciobanu, non lasciandole scampo. 

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