ROMA – Moana, Moana Pozzi, quella che resta la figura più enigmatica di donna che abbia attraversato, anzi segnato e dominato il mondo dei film porno. Che fosse una persona con proprietà di linguaggio e capacità di pensiero bastava parlarci appunto di persona. Con lei si poteva parlare di tutto, era una persona informata, curiosa. Con tutta evidenza leggeva o aveva letto buoni libri e aveva frequentato con profitto buone scuole. Insomma disponeva di una cultura che oggi sarebbe stata definita di…casta. Non solo indovinava i congiuntivi, non solo sapeva di cosa parlava, non solo disponeva di vocabolario e concetti. Era anche in grado di porgerli e articolarli, concetti e parole, con grazia e stile.
Si sapeva anche delle sue origini borghesi, buona borghesia genovese la famiglia in cui Moana nasce nel 1961. Molto si è cercato di sapere e poco di sicuro si è appreso della sua morte. Moana Pozzi moriva 25 anni fa, moriva giovane. E a lungo si è cercato di sapere con precisione (anche morbosa) le circostanze cliniche e i particolari della sua morte. Fine quella di Moana sulla quale resta un che di enigmatico. Così come un po’ di enigma è tutta la sua stessa storia: una attrice porno che parla e pensa come una donna di cultura è un unicum che sottende appunto un enigma: perché, come?
Qualcosa non di sconosciuto ma n on certo di noto a tutti di Moana ci ricorda oggi il quotidiano La Stampa. Ecco cosa.
Moana aveva due lauree.
Il papà di Moana era un ingegnere nucleare.
Moana recitò una piccola parte in Ginger e Fred di Federico Fellini. Era il 1995.
Moana sfilò per Fendi in costume da bagno bianco e rosso, arruolata niente meno che da Kark Lagerfed. Era il 1993.
Moana nel momento di maggior successo guadagnava circa 150 milioni di lire al mese. Circa tre volte quanto oggi guadagna una sua contemporanea collega.
Moana apparve per l’ultima volta tre giorni prima di morire. Era una puntata del “Quizzone”, era stata registrata.
Moana che, a guardar 25 anni dopo al sua morte quel sorriso enigmatico…