Impiegata fa causa alle poste. La trasferivano perché troppo brava

Per 20 anni ha subito trasferimenti, in ogni zona della Sardegna, avvisata all’ultimo momento, sebbene in condizioni precarie di salute. Un’impiegata delle Poste, di 58 anni, ha fatto causa all’azienda chiedendo un risarcimento di 1 milione di euro per mobbing.

La richiesta è stata depositata presso il Tribunale di Cagliari dal legale della donna, avvocato Andrea Flore, il quale ha spiegato che la sua assistita è stata sottoposta per quasi 20 anni ad atteggiamenti vessatori da parte delle Poste italiane. Una vicenda al limite del paradossale, visto che secondo il legale l’impiegata avrebbe subito questi atteggiamenti in quanto “troppo brava”.

La sua diligenza, infatti, avrebbe creato un elemento di disturbo tra i colleghi. «La cifra del risarcimento – spiega l’avv. Flore – è inferiore rispetto a quanto l’impiegata dovrebbe pretendere, visto che le vessazioni subite a causa della sua diligenza hanno portato la donna a gravi patologie psicofisiche, addirittura obesità, impedendole di vivere una vita serena. La richiesta di indennizzo potrebbe essere di più se riusciremo a dimostrare in giudizio quanto accaduto».

La donna sarebbe stata trasferita “per punizione” in decine di centri della Sardegna, dalla provincia di Cagliari fino a Stintino (Sassari) e Olbia, il tutto – secondo il suo legale – «senza alcuna oggettiva necessità organizzativa, addirittura anche di giorno in giorno con una semplice telefonata, sebbene le sue condizioni di salute non le consentissero questo trattamento».

Gestione cookie