A Modena i bimbi dell'asilo dormono per terra: nessuno può spostare i letti A Modena i bimbi dell'asilo dormono per terra: nessuno può spostare i letti

Modena, i bimbi dell’asilo dormono per terra: nessuno può spostare i letti

A Modena i bimbi dell'asilo dormono per terra: nessuno può spostare i letti
(Foto di repertorio)

MODENA – Niente letti per il riposino: bimbi costretti a dormire per terra alla scuola per l’infanzia Collodi di Marano sul Panaro (Modena). Questo perché nessuno può spostare le brandine necessarie al sonno dei piccini. Così ha deciso il dirigente dell’istituto, rispondendo a qualche lamentela interna (più ufficiosa che ufficiale) e cancellando l’origine del ‘problema’: da nessuna parte sta scritto che il personale Ata debba assolvere anche a questa funzione, il suo ragionamento, e allora semplicemente di brandine non se ne parla più.

Il provvedimento è stato in vigore per due giorni: o i bimbi dormono a terra, o al limite sui tappeti che normalmente si utilizzano per attività di educazione fisica. A spostare quelli, non si fa fatica.

Naturalmente la novità non è stata gradita ed è arrivata al tavolo della Provincia, da cui, dopo un incontro che ha visto partecipare anche il sindaco Emilia Muratori, si è arrivati alla ‘soluzione’: considerando che evidentemente non esiste una figura che si possa occupare delle brandine, ci penseranno gli anziani. Saranno proprio loro, i volontari dell’associazione Auser ‘La Grama’ di Marano, a gestire temporaneamente le brandine all’interno delle Collodi. Questo spiega la Provincia in una nota dove si fa sapere, nero su bianco, che è stato “ripristinato il riposo pomeridiano dei bambini”.

D’altra parte tra i genitori c’era chi aveva deciso di riportare a casa i figli nelle ore della ‘nanna’ e a Marano la questione è stata così sentita che in pochi giorni sono state raccolte firme a centinaia contro l’ipotesi di vedere i bambini sdraiati a terra.

La vicenda ha fatto intervenire anche i sindacati. La Cisl Scuola Emilia Centrale ha infatti invitato dirigente scolastico, docenti, Ata e genitori a “confrontarsi e trovare soluzioni in un’ottica collaborativa che metta al centro il benessere dei bambini e dei lavoratori che, con ruoli diversi, si occupano dei bambini. Quella del riposo pomeridiano è un’attività prevista in quasi tutte le scuole dell’infanzia e risponde ai bisogni fisiologici dei bambini di quella fascia di età, alternato con altre attività ludico-didattiche previste nel piano annuale o triennale”, ha detto la segreteria generale Antonietta Cozzo.

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