Modena, genitori: “Baby gang picchia nostri figli…”

(foto Ansa)
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MODENA – Allarme bullismo a Modena. Un gruppo di genitori si è presentato in questura, nei giorni scorsi, per sporgere denuncia dopo una lunga serie di episodi di bullismo: “Abbiamo paura per i nostri figli. Loro sono terrorizzati e i casi sono in aumento, ma molti preferiscono subire, temendo di essere nuovamente picchiati”. Episodi accaduti fuori dai cinema, all’interno delle scuole, nei parchi cittadini e, addirittura, all’interno degli autobus. I responsabili degli atti di bullismo sarebbero una quindicina di nordafricani tutti o in buona parte minorenni.

La maggior parte degli episodi sarebbe avvenuta nei week-end e nei pressi del cinema “Vittoria”. “Lo scorso fine settimana, ma anche in altre occasioni, il gruppo di nordafricani ha addirittura gridato Allah Akbar nel parcheggio del multisala, per poi lanciare petardi. Dopo gli attentati di Parigi questi episodi sono gravissimi e i nostri figli sono terrorizzati. I ragazzi – afferma uno dei papà, senza nascondere preoccupazione – sono ingenui ed hanno timore. Molti si confidano coi compagni di classe, ma a casa non dicono nulla, per timore, l’indomani, di subire nuove vessazioni. Nei giorni scorsi questi bulli si sono fatti consegnare dietro minaccia, dai nostri figli, piumini, telefonini e cappelli. Anche il mio secondogenito, che ha solo 11 anni, ha subito minacce mentre tornava a casa da scuola, a bordo dell’autobus. Stiamo pensando di rivolgerci a Seta perché gli episodi sono sempre più frequenti e non c’è controllo”.

“Sono in tanti, tutti nordafricani ed hanno dai 15 ai 17 anni – racconta al Resto del Carlino una delle vittime – l’altro giorno una mia amica è stata aggredita con calci e pugni mentre si trovava ai giardini Ducali. È stato uno di quei ragazzi ad organizzare la spedizione punitiva nei confronti della mia amica, perché si è innamorata dell’ex fidanzato di un’altra ragazza, che fa parte della gang. Lui l’ha buttata a terra e riempita di calci alla pancia; era piena di lividi. Il giorno dopo si è presentato fuori dalla sua scuola, l’ha buttata contro il muro e minacciata con un coltello”.

 

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