Modena. Guaritore Eleazar povero per il fisco: 100€ a seduta, girava in Ferrari…

Una ferrari 360 Modena

MODENA – Un povero agli occhi del fisco, ma girava in Ferrari e prendeva 100 euro a seduta con un minimo di 80 sedute per ogni “paziente”. Poi ancora i conti correnti e fondi d’investimento per 1.200.000 euro. Massimo Nervosi, 54 anni, in arte ‘Eleazar‘, residente a Formigine, era stato arrestato circa una settimana fa. La mattina del 16 marzo i carabinieri hanno sequestrato beni per svariati milioni di euro. Nervosi è tuttora agli arresti domiciliari con l’accusa di truffa e circonvenzione di incapaci aggravate e continuate ed esercizio abusivo della professione medica.

Secondo le indagini condotte dai militari, coordinate dalla Procura di Modena e sfociate nell’ordinanza di ‘misura di prevenzione patrimoniale’ del sequestro urgente dei beni disposto dal Tribunale, il patrimonio e’ frutto della pluriennale attivita’ di presunto guaritore, svolta – hanno stabilito gli investigatori – ”in totale evasione fiscale, con condotte penalmente rivelanti e socialmente pericolose”.

Sono almeno 6.800 i ‘pazienti’ ricevuti a pagamento dal mago. Tra questi persone psicologicamente deboli, alle quali ‘Eleazar’ ha a volte sconsigliato di ricorrere a cure ed analisi mediche e ‘offerto’ predizioni e riti ”con efficacia diagnostica e curativa per ogni tipo di patologia”, anche gravi, come il cancro e l’autismo.

L’uomo riceveva in un prefabbricato di legno arredato con decine di croci e santini, installato vicino ad una villetta dei familiari. Nel suo ‘studio’ erano stati sequestrati anche vari certificati medici falsificati in bianco.

Al mago i carabinieri hanno sequestrato beni per 1,2 milioni di euro, oltre a una Ferrari ‘360 Modena’ (peraltro preceduta dal possesso di un’altra ‘rossa’ e di una Porsche, poi vendute). Dai documenti sequestrati i militari hanno ricostruito che l’ uomo, fin dal ’96, ha esercitato ogni giorno (salvo 3-4 giornate di astensione ‘superfestiva’ ogni anno), ricevendo in media cinque pazienti al giorno.

Per bloccare il patrimonio di Nervosi i carabinieri, d’intesa con l’autorita’ giudiziaria, sono ricorsi al ‘Codice delle leggi antimafia e delle misure di prevenzione’, che non limita piu’ il campo di applicazione del sequestro e della confisca dei beni ai soli indiziati di mafia o di determinate categorie criminali ‘tradizionalmente’ ritenute piu’ pericolose di altre. Queste misure patrimoniali ora possono essere adottate anche nei confronti di tutte le persone che rientrano nella cosiddetta categoria dei ‘criminali comuni’.

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