MODENA – Uno sciame di 40mila api ha invaso il dehors del caffè Menomoka a Modena, scatenando il panico tra i clienti e i passanti. In pochi minuti nel pomeriggio del 17 maggio lo sciame ha iniziato ad arrivare nel bar, per poi annidarsi su un albero. Un apicoltore professionista è intervenuto sul luogo e ha riportato la normalità, spiegando che nonostante lo spavento lo sciame era innocuo e stava solo cercando un punto dove formare l’alveare.
La Gazzetta di Modena scrive che prima è arrivata l’ape regina e si è posata sull’albero nel dehors del caffè modenese, poi hanno iniziato ad arrivare nugoli di api tra le persone che erano al bar in quel momento e si è scatenato il panico:
“I clienti devono alzarsi e andarsene velocemente. Subito dopo le api, che accorrono sciamando, formano un nugolo. I passanti se ne accorgono. Alcuni vanno in preda al terrore, le biciclette rischiano di fare incidenti. Qualcuno abbandona la bicicletta in mezzo alla strada e scappa dall’altra parte. Si forma anche un gruppo di curiosi. Ormai la zona è al centro dello sciame che sta occupando uno spazio notevole. Qualcuno chiede aiuto. Arrivano un pattuglia della polizia municipale e poi della Squadra Volante della polizia di stato, ma con le api non c’è molto da fare… Viene così contattato un apicoltore professionista che arriva verso le tre e mezza con una sua attrezzatura e una specie di alveare di polistirolo”.
L’apicoltore è così riuscito ad attirare l’ape regina e a portarla in un altro luogo, liberando il bar tra lo spavento e la sorpresa dei presenti e ha spiegato:
“Non c’è da spaventarsi sono api in cerca di un alveare. L’ape regina si sta spostando per cercare una nuova sede. In queste occasioni sanno di essere indifese e non attaccano mai. Anzi, sono dolcissime. Si tratta di un gruppo da 40mila api, probabilmente l’ape regina si annidava in qualche sottotetto qui in città, forse in centro storico. Non può aver fatto tanta strada in volo da arrivare dalla campagna. Quando saranno entrate tutte, le porteremo via e avranno un luogo sicuro per il nuovo alveare”.