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Modigliani, quadri esposti a Genova e sequestrati: tutti falsi, dice la perizia

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Modigliani a Genova, la perizia: tutte false le opere sequestrate

ROMA – Modigliani a Genova, la perizia: tutte false le opere sequestrate. Secondo la perizia depositata in tribunale dal perito Isabella Quattrocchi i quadri di Modigliani esposti nel marzo scorso a Palazzo Ducale e sequestrati dopo l’esposto dell’esperto toscano Carlo Pepi sono tutti falsi. Originale invece sarebbe uno dei disegni sequestrato. Palazzo Ducale rende noto di essere “parte fortemente lesa” nella vicenda. La procura sequestrò nel luglio scorso 21 opere esposte. Tre gli indagati tra cui il curatore della mostra Rudy Chiappini.

Secondo le prime indiscrezioni, il perito Isabella Quattrocchi avrebbe scritto nella perizia depositata in procura che le tele esaminate sono state “grossolanamente falsificate” sia “nel tratto che nel pigmento”. Le cornici sono “provenienti da paesi dell’est europeo e dagli Stati Uniti, per nulla ricollegabile né come contesto né come periodo storico a Modigliani”.

Palazzo Ducale è parte fortemente lesa. E se le perizie relative all’esame sui pigmenti confermassero il giudizio negativo della perizia depositata il consiglio direttivo della Fondazione Palazzo Ducale deciderà quali iniziative intraprendere”. Questa la prima reazione di Palazzo Ducale dopo le prime indiscrezioni su alcune delle opere di Modigliani che erano state esposte proprio a palazzo Ducale e inseguito dichiarate false dal perito della Procura di Genova.

L’elenco delle opere sequestrate. Sono ventuno le opere sequestrate dai carabinieri nell’ambito dell’inchiesta sui presunti falsi quadri di Modigliani esposti a palazzo Ducale. Questo è l’elenco completo: Testa scultorea, 1910-11, matita grassa su carta; Cariatide Rossa/Gli sposi, 1913, olio su tela; Ritratto di Moricand, 1915, olio su tela; Ritratto di Jean Cocteau, 1916, matita su carta; Ritratto di Chaïm Soutine, 1917, olio su tela; Cariatide à genoux, 1913 circa, matita e gouache su carta; Nudo seduto, 1913-1914, matita e acquarello blu su carta; Cariatide, 1914, tempera su carta; Nudo disteso (Ritratto di Céline Howard), 1918 circa, olio su tela; Ritratto di Moïse Kisling, 1916, matita su carta; Testa di donna (Ritratto di Hanka Zborowska?), 1917, olio su tela; Testa di donna dai capelli rossi, 1915, olio su tela; Donna seduta, 1916 circa, matita su carta; Ritratto femminile (La femme aux macarons), 1917, olio su tela; Ritratto di Maria, 1918 circa, olio su cartone. Tra i dipinti sequestrati anche quelli attribuiti a Moisé Kisling, dopo che l’esperto Marc Ottavi, catalogatore ufficiale dell’opera del pittore polacco, ne aveva dichiarato la falsità. Le opere sono: Madame Hanka Zborowska nell’atelier, 1912 circa, olio su tela; due L’atelier, 1918 circa, olio su tela; Natura morta con ritratto, 1918 circa, olio su tela; Giovane donna seduta, Kiki, 1924 – 26 circa, olio su tela; Grande nudo disteso (Portrait d’Ingrid), 1929-1932 circa olio su tela.

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