Molise senza governo spende 38mila euro per studiare l’ululone appenninico

L’ululone appenninico

ISERNIA – C’è la crisi, ci sono i tagli. Ci sono i conti da far tornare a tutti i costi. Non in Molise dove in realtà non c’è neppure il governo regionale. O almeno non del tutto. Succede, infatti, che nonostante la crisi si riescano a trovare fondi, 38mila euro per studiare le abitudini del rarissimo e a rischio estinzione ululone appenninico.

Ora, 38mila euro non saranno una cifra enorme. Ma con le contabilità riscritte dalla spending review a qualcosa possono comunque servire. Invece la giunta di Michele Iorio, con tanto di delibera, ha deciso che servivano per l’ululone.

Cosa sia l’ululone appenninico su Isernianews lo scrive con dovizia di particolari Pasquale Bartolomeo:

” E’ un anfibio simile a un rospo, denominato in tal modo perché, pare, durante la riproduzione emetta un verso simile all’ululato per circa 40 volte al minuto! Con tutto il rispetto per la specie rara, ci chiediamo come faccia l’ululone ad avere priorità di finanziamento in un frangente politico come quello attuale: in base alla legge regionale n. 2/2002 infatti, sulla scorta dell’annullamento delle elezioni sancito dal Tar Molise prima e dal Consiglio di Stato poi, l’esecutivo dovrebbe occuparsi di affrontare solo atti indifferibili e urgenti. Ma tant’è: dopo la patata turchesca, la selezione di apis mellifera ligustica e il ripopolamento delle seppie che lo hanno reso famoso in Italia e sui principali quotidiani nazionali, stavolta il Molise si distinguerà per l’ululone appenninico”.

Insomma, ululone da proteggere con fondi pubblici e anche con Regione senza governo e quindi in attesa delle elezioni. La decisione non è passata inosservata e più di qualche esponente politico locale ha protestato:  Daniele Petrecca  su Facebook, e il consigliere regionale della Federazione della Sinistra, Salvatore Ciocca. Loro al destino dell’ululone non sono troppo interessati.

 

 

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