MESTRE (VENEZIA) – Mamma Monia Groppello ha vinto la sua battaglia contro il gigante Facebook. Il social network fondato da Mark Zuckerberg ha riaperto il profilo commemorativo del figlio Michael, scomparso in un in incidente stradale quattro mesi fa. Mentre quello falso, con tanto di immagini pornografiche, è stato chiuso.
La mobilitazione, anche sul web, è iniziata domenica, dopo la pubblicazione dell’appello di Monia Groppello sul Gazzettino, ricorda Raffaele Rosa:
Tante persone, anche gente qualunque, non ho solo ha dimostrato la sua solidarietà alla mamma di Marghera ma ha mandato email, messaggi privati, si è attivata anche con canali professionali e privati per sensibilizzare l’amministrazione del social network.
E proprio martedì sera, intorno alle 22:30 il profilo del tifoso del Venezia è riapparso dopo 23 giorni di buio, mentre quello falso è stato bloccato. Gli amministratori americani del social hanno capito l’errore che avevano fatto, e hanno rimediato.
“‘La gente come noi non molla mai’ diceva sempre mio figlio, era un suo motto, nella vita come in curva – ha raccontato Monia al quotidiano veneto – E questo spirito l’ho fatto mio e sono arrivata all’obiettivo minimo. Quando ho rivisto il profilo per la prima volta dopo quattro mesi ho pianto di gioia e non solo per il dolore di aver perso un figlio ventenne”.
Monia ha il motto di Michael tatuato su un braccio:
“per non perdersi d’animo quando tutto sembra andare male. Se anche l’appello del Gazzettino e la grande mobilitazione che ha sollevato non avessero portati ad un risultato io non mi sarei comunque fermata. Ho chiamato Milano e un amico in America per riuscire a sapere qualcosa. La memoria di mio figlio veniva prima di tutto”.
