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Monopattino killer: a Firenze obbligo casco annullato dal Tar, a Genova una donna muore investita dal Tir

Monopattino killer: oggi una giovane madre è morta finendo sotto a un Tir in zona Marassi a Genova. Si rinnovano le polemiche sulla pericolosità del mezzo – benché urban e green – e soprattutto per la quasi assenza di regole e obblighi per i monopattinisti.

Monopattino killer a Genova, a Firenze ok senza casco

A questo proposito, proprio il giorno del triste primo decesso in monopattino a Genova, e senza voler a tutti i costi criminalizzare alcuno, va rilevata la decisione del Tar che ha rimosso l’obbligo del casco a Firenze per i monopattini in sharing.

Intanto, anche sulla sicurezza stradale dei cittadini si va in ordine sparso, è il federalismo all’italiana. Dopo arriva il giudice amministrativo, il Tar, che annulla, disfa come Penelope. 

Chiaro che i gestori delle due società che gestiscono lo sharing a Firenze abbiano contestato la decisione del sindaco Nardella di imporre l’obbligo del casco: ne va del loro business.

Tuttavia, anche in monopattino, come si è visto tragicamente a Genova, ci si deve confrontare su strada con autobus, suv, auto sfreccianti e Tir. Sicuri che senza casco sia sicurto?

 Tar Toscana annulla ordinanza sindaco sul casco obbligatorio

Il Tar Toscana annulla l’ordinanza del sindaco di Firenze Dario Nardella sull’obbligo di utilizzo del casco sui monopattini. Ai giudici amministrativi avevano fatto ricorso le due società che si sono aggiudicate la gestione dello sharing, ovvero Timove e Bit Mobility.

Come si legge nella sentenza “i generici riferimenti al potere di ordinanza contingibile ed urgente non valgono da soli a qualificare la natura dell’atto in quanto non trovano alcun riscontro in una concreta ed effettiva situazione di emergenza locale all’interno della sua motivazione”.

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