Alessandra Zorzin, mamma 21enne freddata in casa con un colpo di pistola. Il killer si uccide dopo la fuga

Un solo colpo, al volto. Così è stata uccisa Alessandra Zorzin, 21 anni, sposata e madre di due bambini. La ragazza è stata uccisa a colpi di pistola a Montecchio Maggiore, nel Vicentino. L’omicidio è avvenuto nella sua abitazione. Il presunto assassino, un quarantenne con una fisionomia assolutamente diversa dal marito come hanno raccontato i testimoni, è poi risalito nell’auto che aveva lasciato nel piazzale antistante antistante l’abitazione nella frazione Valdimolino e si è dato alla fuga. Quindi si è ucciso.

Aggiornamento dell’articolo delle ore 20:47.

Chi è il killer

Di lui i Carabinieri, sulla base delle testimonianze, sanno che ha una quarantina d’anni, era un frequentatore abituale della casa, porta l’arma per lavoro e abita probabilmente nel Padovano. L’ipotesi è che dietro la morte della giovane ci possa essere un movente passionale. Ad incrociarne lo sguardo dell’assassino dopo l’omicidio è stata la titolare della trattoria appena sotto la contrada. “L’ho visto andare via, camminava con andatura normale, non di fretta – racconta – come se nulla fosse accaduto”.

Il ritrovamento

E’ proprio il presagio che possa essere accaduto qualcosa di brutto a spingere chi vive accanto a suonare invano il campanello di Alessandra. Mentre la vettura dell’assassino prende la via della fuga. I vicini cercano allora il marito, l’unico ad avere le chiavi di casa. Sta pranzando con i suoi genitori, apre la porta e fa la macabra scoperta. La moglie è stesa nel letto della camera, il volto devastato da un colpo di pistola. E’ l’uomo a far intervenire i Carabinieri, ad attendere l’arrivo del pm Luigi Salvadori e a rispondere a tutte le domande degli investigatori.

Le parole del sindaco di Montecchio

“Gli abitanti di Valdimolino sono sconvolti. Si tratta di una comunità molto tranquilla e nessuno sa spiegare questo terribile gesto – afferma il sindaco di Montecchio Gianfranco Trapula – ancora una volta, purtroppo, ai danni di una giovane donna e giovane mamma”. Per il Presidente della Provincia di Vicenza Francesco Rucco rabbia e incredulità devono lasciare il posto ora a segni concreti. “Invito i colleghi sindaci a mettere le bandiere a mezz’asta per ribadire la nostra ferma condanna contro ogni forma di violenza – propone – e come impegno a promuovere concretamente la cultura del rispetto.”

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