Monterosso, nelle Cinque Terre ladri rubano sei quintali d’uva da “Schiacchetrà”

Monterosso, nelle Cinque Terre ladri rubano sei quintali d'uva da "Schiacchetrà"
Monterosso, nelle Cinque Terre ladri rubano sei quintali d’uva da “Schiacchetrà”

GENOVA – Quando Lino De Simoni, 84 anni, è arrivato nella vigna di uva da Sciacchetrà (il famoso vino passito, dolce e liquoroso, prodotto unico delle Cinque Terre), sopra Maggiora, piccola località sperduta, impervia e isolata nelle Cinque Terre, ha scoperto che qualcuno, nella notte, era già passato, una banda di ladri di uva,  “una vendemmia notturna” che ha ripulito le terrazze sulle alture di Monterosso.

“Le due piane sono state completamente ripulite. Avevamo ricoperto la vigna con la rete rossa in plastica, solitamente utilizzata per la raccolta delle olive, in modo che gli uccelli non mangiassero  i chicchi e i cinghiali avessero un ostacolo in più, nonostante siano animali che sradicano e distruggono tutto” racconta De Simoni, “Le reti sono state bucate con precisione in diversi punti per poter prelevare i grappoli che risultano tutti tagliati di netto. Se fossero stati dei cinghiali, avremmo avuto molti più danni alla vigna. Inoltre, se si fosse trattato di cinghiali, le recinzioni che abbiamo da poco messo a protezione del terreno avrebbero sicuramente contenuto il danno. Nessun cinghiale ha mangiato l’uva, a razziare il nostro campo sono stati i ladri.”

Ex navigante, poi impiegato in arsenale e oggi pensionato Lino De Simoni continua a raccontare: “Con mia moglie ho lavorato quasi tutti i giorni, per mantenere i terreni in attività, per passatempo, ma soprattutto per produrre il vino che serve alla famiglia e al nostro consumo”.

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