Monterotondo, bimbo morto dopo circoncisione: arrestato l’uomo che ha praticato l’operazione sui gemelli

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Monterotondo, bimbo morto dopo circoncisione: arrestato l’uomo che ha praticato l’operazione sui gemelli

ROMA – È stato arrestato l’uomo ritenuto responsabile di aver praticato la circoncisione su due fratelli nigeriani di due anni in seguito al quale uno dei due è morto, con il gemello attualmente ricoverato in prognosi riservata.

Si tratta di E.F., cittadino statunitense di origini libiche di 66 anni. L’operazione era stata praticata all’interno di un appartamento dello SPRAL di Monterotondo. L’uomo, nella giornata di domenica 23 dicembre è stato tratto in arresto dal personale del Reparto Volanti della Questura di Roma e tradotto nel carcere romano di Rebibbia.

La tragedia si è consumata in un’abitazione del comune alle porte di Roma dove il 66enne ha praticato un’operazione di circoncisione su due gemellini nigeriani di due anni. Uno dei due bambini, trasportato presso l’ospedale Sant’Andrea di Roma, è deceduto per complicanze ancora da accertare, mentre l’altro è attualmente ricoverato in prognosi riservata.

Per accertare ogni dettaglio del tragico evento e le responsabilità delle persone coinvolte la Squadra Mobile di Roma, su direzione della Procura di Tivoli (in persona del PM di turno e del PM specializzato in reati di violenza di genere ai danni dei minori), ha svolto nell’intera giornata di domenica e sta svolgendo serrate indagini.

Nel corso della perquisizione presso l’abitazione di E.F. sono state sequestrati oggetti da cui si desume l’abitualità della condotta contestata.

Il PM di Tivoli ha disposto l’intervento del medico legale per accertare, con precisione, le cause della morte del bambino. L’incarico sarà conferito lunedì mattinma.

La Procura di Tivoli procede nei confronti di E.F. per omicidio preterintenzionale, lesioni gravissime ed esercizio abusivo della professione di medico, reati per i quali è in corso di redazione la richiesta di convalida e di emissione di misura cautelare al Giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Tivoli.

La Procura della Repubblica, con la collaborazione della Squadra Mobile di Roma, svolgerà tutte le indagini per accertare ogni dettaglio della vicenda.

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