Montevarchi: pane e olio ai bimbi che non pagano la mensa. I morosi da 1738 a 8

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Montevarchi: pane e olio ai bimbi che non pagano la mensa. I morosi da 1738 a 8

AREZZO – Pane e olio ai bimbi se i genitori non pagano la mensa. Accade nelle scuole di Montevarchi, in provincia di Arezzo, dove da lunedì scorso i piccoli alunni che non risultano in regola con il pagamento della retta per il refettorio, possono consumare solo una fetta di pane unta con l’olio, accompagnata da un po’ di frutta e una bottiglietta d’acqua. Come se non bastasse, vengono fatti accomodare pure a un tavolo a parte, magari insieme ai compagni che si portano il pranzo da casa.

Una scelta drastica e tuttavia efficace, dal momento che la quota dei mancati pagamenti è passata al 3%, solo 8 bimbi su 1738 risultano ancora in debito. Ma che ora il comune ha deciso di passare all’assalto finale per ridurre a zero la fascia delle famiglie non in regola.

La decisione si deve infatti alla nuova giunta di centrodestra, guidata dalla sindaca Silvia Chiassai, che in difesa del provvedimento afferma: “A giugno 2016 ho trovato un buco di circa 500mila euro, derivante dalle morosità accumulate per mense e trasporti. Tengo a precisare che i genitori morosi non sono in difficoltà economiche, solo che con atteggiamento furbetto hanno accumulato mancati pagamenti”, ha detto il sindaco. Chiassai ha aggiunto che nessun bambino resta “senza mangiare o messo in un angolo perché vengono avvisati i genitori”

Va da sé che dalla teoria alla pratica il passo non è così breve. Sembra che un’insegnante abbia scelto di donare il suo pranzo a uno dei piccoli “morosi” e di consumare lei al suo posto il pane con l’olio. Mentre la vicepresidente del Consiglio regionale della Toscana, Lucia De Robertis, ha presentato un’interrogazione urgente all’assessore competente.

“Il pane e olio ai bambini morosi è una discriminazione incompatibile coi valori fondativi del sistema scolastico – ha detto – questa scelta ha un impatto pedagogico disastroso, perché scarica sugli incolpevoli bambini i comportamenti omissivi dei genitori”.

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