Monteveglio Chiara Gualzetti uccisa, amico sedicenne confessa: picchiata, accoltellata e abbandonata nel bosco

Monteveglio Chiara Gualzetti uccisa, amico sedicenne confessa. Fermato nella notte l’amico minorenne di Chiara Gualzetti, la ragazza uccisa e trovata cadavere a Monteveglio, in provincia di Bologna, a qualche centinaia di metri da casa.

Monteveglio Chiara Gualzetti uccisa, amico sedicenne confessa

Il giovane è stato interrogato dai carabinieri, coordinati dalla Procura per i minorenni di Bologna, e ha confessato il delitto. E’ un italiano di 16 anni.

Amico della ragazza, ma non tanto da condividere un legame sentimentale. All’inizio avrebbe cercato di sviare i sospetti parlando genericamente di un incontro di Chiara con una persona conosciuta in chat.

Ma già il padre di Chiara aveva rivelato agli inquirenti il contenuto di alcuni messaggi del giovane considerati intimidatori, minacciosi, nei confronti di Chiara. La confessione dell’omicidio di una amica, abbandonata nei boschi vicino casa stava prendendo forma.

L’ha lasciata a meno di un chilometro da casa, nel parco dell’Abbazia di Monteveglio, zona di colline nel Bolognese, vicino al confine con Modena.

Il corpo di Chiara presentava ferite da arma da taglio al collo e sembra altre lesioni, come se qualcuno l’avesse picchiata.

Era amante della musica, degli animali, delle passeggiate con l’amica del cuore nei boschi e nelle campagne vicino casa. Ma non mancano, più recentemente, espressioni più cupe e malinconiche.

“Mi dicono che ho un bel corpo ma…”

Dalle quali emerge, insieme alla sensibilità, anche un imprecisato disagio. “Mi dicono che ho un bel corpo, mi dicono che sono intelligente e bella…

E va sempre a finire che quando lo dicono, lo dicono per approfittarsi del mio corpo e della mia intelligenza… Oppure spariscono perché si stancano di provare a usare il mio corpo e si stancano della mia intelligenza”, scriveva qualche mese fa.

A inizio 2020 Chiara raccontava di una sua ingenuità, di “errori”, di una forza che non riusciva a trovare per affrontare chi, sue parole, la tormentava “da anni con le prese in giro”.

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