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Donna uccisa in casa a Monza: c’è un fermo

di admin |18 Giugno 2010 20:21

E’ stato posto in stato di fermo il giovane interrogato in Questura, oggi, dagli investigatori della Squadra mobile. Nei suoi confronti l’ipotesi accusatoria è di omicidio volontario. Si tratta di un ragazzo incensurato, Daniele P., di vent’anni, amico del figlio adottivo della vittima, che vive nelle vicinanze dell’abitazione in cui è stato trovato il corpo della donna. A inchiodarlo sarebbe, in particolare, un’impronta, mentre sul movente dell’omicidio la polizia preferisce non sbilanciarsi e proseguire gli accertamenti. Nelle ore successive al delitto, però, era stata esclusa la rapina e quindi si pensa che le motivazioni del gesto siano da ricercare nell’ambito personale.

Rita Bestetti, la vittima di 66 anni, è stata uccisa da una profonda coltellata alla gola e poi colpita con un ferro da stiro. Sin dalle prime ore dopo la scoperta dell’omicidio, fatta la mattina successiva da uno dei suoi figli, si era capito che si trattava di un omicidio di impeto, maturato nell’ambito delle conoscenze della donna. Gli investigatori, dopo aver sentito i tre figli (l’ex marito della donna è morto) si sono quindi concentrati sui conoscenti della donna, che aveva molte amicizie, perché estremamente solare ed espansiva, fino a ritenere la versione fornita da questo amico del figlio adottivo poco attendibile. Sentendolo più volte i poliziotti si sono convinti che potesse essere coinvolto e a queste deduzioni si è poi aggiunto un indizio, quello di una impronta, probabilmente repertata dalla Scientifica sul coltello o sul ferro da stiro, trovati in casa, e compatibile con quelle del ventenne, un italiano incensurato.

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