Monza: ricostruite 3 vertebre a un bambino di 2 anni

Pubblicato il 19 Marzo 2010 - 19:16 OLTRE 6 MESI FA

Rischiava di rimanere paralizzato dal collo in giù ma i medici dell’ospedale San Gerardo di Monza lo hanno salvato con un eccezionale intervento chirurgico. I medici gli hanno ricostruito le prime tre vertebre dorsali che erano state distrutte da una rara forma di tubercolosi ossea e che lo mettevano a rischio di gravi lesioni del midollo spinale con il pericolo di restare paraplegico. Protagonista della vicenda Nadir, un bambino di 2 anni di origine marocchina, che abita con la famiglia a Castiglione delle Stiviere (Brescia).

A partire dallo scorso mese di maggio il piccolo ha cominciato a manifestare una forma di rigidità dolorosa del collo che all’inizio non sembrava niente di grave. Ma dopo aver trascorso le vacanze estive i sintomi si sono aggravati e la madre lo ha accompagnato all’ospedale di Desenzano, dove i sanitari hanno iniziato a capire che le vertebre non riuscivano più a sostenere il collo.

Da Desenzano, il piccolo, che cominciava a manifestare anche febbre alta, è stato indirizzato a Brescia, dove grazie a una risonanza magnetica il suo stato è apparso in tutta la sua gravità: la diagnosi è stata “morbo di Pott” un’infezione tubercolare, localizzata a livello della colonna vertebrale e provocata dal batterio della Tbc.

Nadir è risultato infatti colpito da tubercolosi polmonare e i sanitari hanno cominciato a sottoporlo a terapia specifica mentre gli ortopedici gli applicavano un corsetto di gesso che gli bloccava anche il collo e la testa. Poi hanno pensato di indirizzarlo all’ospedale di Bologna per tentare l’intervento chirurgico, ma al nosocomio felsineo non c’era disponibilità per un caso tanto urgente. Si sono rivolti infine al San Gerardo dove il piccolo è stato trasferito e dove un’equipe di pediatri, anestesisti, chirurghi toracici e neurochirurghi hanno cominciato a preparare il delicatissimo intervento.

Nel frattempo al bambino è stato tolto il gesso, sostituito da un corsetto speciale che gli consentiva di muoversi e camminare. In sala operatoria al piccolo sono state asportate le tre vertebre corrose dal male e sostituite con tre vertebre artificiali, costituite da una gabbia metallica su cui è stato impiantato del tessuto osseo prelevato dal perone. Il tutto bloccato poi con piastre metalliche che verranno poi rimosse.